L'occasione per mettersi in mostra. Strano, ma vero: stiamo parlando di Edin Dzeko, terzo marcatore della storia della Roma (dopo Totti e Pruzzo), con 114 reti (27 delle quali in Europa, 15 in Champions 12 in Europa League), scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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Dzeko torna all’attacco
In Europa League il bosniaco di nuovo titolare, cerca prestazione e gol per riscattarsi
Eppure Edin, che non segna da Roma-Samp, 3 gennaio scorso - deve mettersi in mostra, domani contro il Braga (in Portogallo) andata dei sedicesimi di finale di Europa League, se vuole riconquistare il posto da titolare, perso dopo la brutta lite con Fonseca dopo Roma-Spezia di Coppa Italia. Dzeko è finito in panchina, prima ancora in tribuna e a fine anno finirà (probabilmente) altrove. La situazione si è cristallizzata ma non è stata risolta definitivamente, perché certe questioni sono difficili da mettere a posto. E' chiaro, il compromesso aiuta tutti, la stagione proseguirà all'insegna dei rapporti professionali: l'allenatore decide, il giocatore esegue. E fino a ora Edin ha eseguito senza problemi: gli è stata tolta la fascia, in campionato è rimasto in tribuna con lo Spezia e con il Verona (ufficialmente infortunato), è andato in panchina contro la Juve e lo stesso ha fatto con l'Udinese, giocando 27 minuti a Torino e 22 contro i friulani. Ha voglia e bisogno di giocare, di risentirsi al centro di tutto: l'Europa League è l'inizio, un nuovo inizio. Contro il Braga ci sarà, a meno di clamorosi dietrofront, sul discorso fascia non ci sono certezze.
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