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rassegna stampa

Dzeko & Schick e difesa a tre

LaPresse

Di Francesco insiste con il suo 4-3-3 ma sta provando soluzioni alternative. L’affidabilità di Marcano è la chiave per schierare in tandem i centravanti

Redazione

È ancora tempo di test. La Roma, in questo senso, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, è costretta addirittura alla full immersion. La rivoluzione di Monchi è stata extralarge. Il ds ha cambiato mezza rosa. Così Di Francesco ha aperto da due settimane il suo laboratorio tattico.

C'è da lavorare e tanto negli States. Alcuni giocatori sono in ritardo e dunque fisicamente in difficoltà. Eusebio, per tirare le somme, aspetta a San Diego almeno altri due rinforzi, il portiere titolare e l'esterno alto da piazzare a destra, fondamentali per la formazione base e per il suo 4-3-3.

Il sistema di gioco di partenza, come si è visto nelle amichevoli di Latina e Frosinone, resta lo stesso della stagione scorsa. Non sarà l'unico, però. A far riflettere Di Francesco sono, al momento, Marcano e Schick. Entrambi si sono presentati a Trigoria già in forma. Hanno faticato e sudato durante le vacanze e i risultati sono evidenti. Il difensore, in attesa di Fazio, è il titolare da schierare accanto a Manolas: superato Jesus. L'attaccante, invece, può finalmente sfidare Dzeko. Insieme posso convincere Eusebio a pensare la Roma in modo diverso dalla stagione passata. E, almeno a vedere la modifica tattica provata in parte del secondo tempo della gara contro l'Avellino, hanno già centrato l'obiettivo: difesa a 3 e doppio centravanti, proprio con la promozione dello spagnolo e del ceco.

Di Francesco, vale la pena ricordarlo, non ha in mente alcun ribaltone tattico. Preferisce difendere con la linea a 4, anche se poi la partita più importante della stagione scorsa, la gara di ritorno contro il Barça, se l'è giocata con 3 centrali. A centrocampo, dove i nuovi Pastore e Cristante possono essere gli intermedi e alternarsi con Strootman e Pellegrini, non cambierebbe niente. In attacco, invece, avrebbero comunque spazio gli esterni. Che sono in abbondanza: Under, Perotti, El Shaarawy, Kluivert e presto Malcom. Non solo loro, anche quelli bassi: Florenzi, Karsdorp, Kolarov, Luca Pellegrini e Santon. In fase difensiva il passaggio al 3-5-2 è scontato. E spesso, per l'equilibrio, è facile vedere su un lato un terzino e sull'altro un'ala.