Piedone Dzeko: la sua doppietta tiene in corsa la Roma nella voltata per la Champions, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Dzeko “Piedone” con due magie esalta la Roma
Il bosniaco segna una doppietta e firma la vittoria in rimonta sulla Samp raggiungendo Manfredini nella graduatoria dei marcatori giallorossi di sempre
Sinistro e destro nella ripresa per mettere ko la Sampdoria, rimontando la rete di Gabbiadini (2-1) e per raggiungere Manfredini al 5° posto nella classifica all time dei cannonieri giallorossi (104 reti). Dopo 115 giorni di sosta, il 3° successo di fila in campionato. Il distacco dal 4° posto, dopo la vittoria dell'Atalanta, resta però identico: -6 punti, ma Fonseca ne dovrà fare 7 in più di Gasperini.
L'assetto della Roma, sbilanciato all'inizio, è stato corretto dopo 60 minuti. Ecco il merito di Fonseca. Che, guardando al futuro e anche alla sfida di domenica a San Siro con il Milan, risparmia nel suo 4-2-3-1 qualche titolare, a cominciare da Mancini e Pellegrini, e punta sull'esperienza di Peres, Pastore e Mkhitarian. Riparte con Diawara in regia, lasciando Cristante in panchina e insiste davanti su Perez, escludendo Under e Kluivert. Messaggi per il mercato che verrà. Soprattutto fa debuttare Ibanez (29° utilizzato in stagione, compresi Antonucci e Florenzi) accanto a Smalling.
Fuori dalla lista dei 24 convocati, con Santon, pure Jesus e Cetin, scelta che sembra punitiva.
Il difetto della Roma, fino all'intervallo, è nel sistema di gioco eccessivamente spregiudicato proprio pesando le caratteristiche degli interpreti. Il rombo offensivo di Fonseca è ispirato quando c'è da attaccare il fortino di Ranieri. Diventa, però, statico: nessuno dei 4 attaccanti rientra ad aiutare i compagni. Scontato che la difesa sia sotto pressione e soffra anche per lo spiffero più lieve. Dzeko, Perez (prima dall'inizio in A), Pastore (ultima da titolare il 10 novembre) e Mkhitaryan hanno senso solo se fanno centro. Con la formula a trazione anteriore, se non segno alla fine paghi. Chi sta dietro, tra l'altro, fatica a prescindere: Diawara non entra in partita, Peres è fragile a destra e Kolarov in affanno a sinistra. Veretout usa la corsa, ma è solo. Smalling va su ogni pallone, senza però riuscire a coprire ovunque. Ibanez al suo fianco sembra spaesato. I 3 cambi dopo un'ora diventano decisivi: dentro Zappacosta, Cristante e Plellegrini
Il portiere della Samp Audero è protagonista almeno quanto Diawara che, sfasato nel palleggio già all'alba del match, consegna a Gabbiadini l'assist per il vantaggio. Il regista si ripete: nuovo retropassaggio, stavolta ne approfitta Jankto. Bravo Mirante a deviare: palo esterno. Annullato subito dopo il gran gol di Veretorut: Calvarese ricorre al Var e scopre il braccio di Perez sul rinvio di Tonelli. Giallorossi ancora fuori fase: Mirante salva su Depaoli e Thorsby, tenendo in partita i compagni.
La svolta nel 2° tempo. Pellegrini entra e subito inventa: assist per Dzeko che pareggia con girata al volo di sinistro. Kolarov prende il palo interno su punizione. Under e Kalinic per l'assalto finale e il 4-2-4. Cristante come Pellegrini: assist per Dzeko che sceglie il destro per la vittoria (seconda in rimonta dopo quella contro la Spal).
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