Prove di convivenza. Si stimano, si studiano e da tre giorni hanno iniziato a conoscersi e apprezzarsi, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
Il Messaggero
Dzeko, lavoro e impegno per un futuro con Mou
A Trigoria Edin e Josè si stanno conoscendo
Se non ci fossero di mezzo i 15 milioni lordi e la carta d’identità che vede Dzeko strizzare l’occhio ai 36 anni il prossimo marzo, il binomio Edin-Mourinho sarebbe stata la base sulla quale costruire la nuova stagione. E invece il condizionale, con un mercato appena iniziato, non può essere accantonato, anche se i diretti interessati provano a far finta di nulla.
Mou ha subito giocato a carte scoperte, lo ha convocato per il ritiro e davanti al suo staff gli ha ribadito la sua fiducia.
Per andare via Dzeko aveva messo due condizioni: il cartellino gratis e un biennale da 6 milioni. Al momento nessuno dei due requisiti è stato soddisfatto e allora dato lo scenario (che prevederebbe anche la ricerca di un sostituto) tanto vale la pena tentare. In questi giorni, negli esercizi che svolge in coppia con El Shaarawy o Mancini, Edin è sempre il primo a ricevere i complimenti del preparatore Repetti.
Nei sei anni a Roma Dzeko ha ormai imparato a farsi conoscere: se qualcosa non va mette il broncio e non fa nulla per nasconderlo. Finché sarà qui, sarà il centravanti titolare, con buona pace di Mayoral o di una entry last-minute, ma l’estate è lunga e le suggestioni sono sempre dietro l’angolo.
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