Un delirio a Fiumicino per l'arrivo di Edin Dzeko. Un delirio civile e tutto in tinta giallo-rossa. Ieri il bosniaco è atterrato all'aeroporto inconsapevole di quello che stava succedendo all'esterno, inconsapevole della reazione dei tifosi quando hanno appreso del suo arrivo. Edin Dzeko, come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero" è partito decollato da Amsterdam alle ore 17.10 ed è atterrato a Roma alle 19.08, dove lo aspettavano i dirigenti che lo hanno scortato (dopo il saluto affettuoso alla folla, con tanto di selfie) a Trigoria per un primo approccio con il mondo giallorosso e un breve colloquio con Sabatini. Poi il saluto ai compagni che erano rimasti nel centro sportivo a salutarlo, Ljajic, De Sanctis, ma soprattutto il suo amico Miralem Pjanic. I due, insieme al serbo e a Radja Nainggolan sono andati a cena fuori insieme, ma anche in tarda serata l'affetto dei tifosi non è mancato. Ovunque il serbo passasse riecheggiava nelle strade romane il coro "Vinceremo il tricolor", perchè il bosniaco con il suo arrivo non solo ha dato tanta qualità alla rosa, ma ha regalato anche tanta speranza alla piazza.
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Dzeko a Fiumicino, invasione d’amore
Migliaia di tifosi all'aeroporto a salutare il nuovo giocatore della Roma. Subito una visita a Trigoria, poi la cena con il suo amico Pjanic
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