Almeno una Joya. Il rigore a volte ti toglie (come a Budapest), a volte ti dà, come stavolta. Come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, Dybala in questa occasione c'è e si presenta: dal dischetto non fallisce e la Roma, con una vittoria presa quasi sul gong, si regala la qualificazione diretta alla prossima Europa League. Zalewski prima e poi Dybala, che ha giocato tutta la partita mentre a Budapest solo un'ora (perché?), firmano la rimonta. Mou sorride e ora spera di vedersi crescere sotto gli occhi la Roma, ma questo dipenderà da cosa i Friedkin saranno in grado di promettergli. Lui, che è molto ambizioso, non vuole più navigare tra il quinto e il settimo posto in campionato; lui vuole di più, vuole competere per lo scudetto e rigiocare la Champions League. Mourinho, che c'è ma non si vede (è squalificato) ed è acclamatissimo dal suo popolo, contro lo Spezia sceglie una squadra diversa da quella che ha perso la finale a Budapest. Fuori Ibañez e difesa a 4 (con Svilar in porta e non Rui Patricio), out Matic e centrocampo a due, ci sono Elsha insieme con Dybala e Pellegrini nella linea dietro Belotti.
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