A pensarci bene, sono un po' i mister Wolf di Gasperini e Allegri. Perché Dybala e Leao sono chiamati a risolvere problemi che sì competono a loro, essendo comunque attaccanti, ma che non dovrebbero essere di loro esclusiva prerogativa. Gol infatti fa rima con centravanti e guardandoli tutto pensi meno che i due debbano/possano ricoprire questo ruolo. Con la Joya la qualità è al potere, è uno dei pochi che quando calcia si ascolta ancora il rumore del pallone. Lo scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Fa ridere che un pragmatico come Allegri si affidi a Leao, ma lascia quantomeno sorpresi che Gasp abbia eletto Paulo a sua pietra miliare. Non per la qualità, ma per quella maledetta continuità che spesso in carriera è stata un miraggio. Gian Piero se ne infischia e anche ieri ha ribadito il suo pensiero: "I problemi di Paulo sono sempre stati gli infortuni, si sta allenando bene e spero sia una grande stagione per lui". Dybala per i tifosi della Roma resta l'uomo dei sogni, per questo negli ultimi anni ci si è accontentati di ammirarlo per la metà delle partite.
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