Dopo le gambe la testa, tutti a lezione di tattica

E' passato un anno, sembrano dieci. Il posto è lo stesso di dodici mesi fa, St George's Park National Football Centre, casa delle nazionali inglesi (un centro all'avanguardia, per la qualità dei campi e la struttura interna, completa di aree di recupero infortuni, palestre, tapis roulant acquatici, crio e idroterpia), la temperatura non è quella che si respira in altura, ma consente di lavorare senza dover boccheggiare. E qui, sul campo Bobby Charlton rigorosamente marchiato Roma - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - comincia la seconda, e decisiva, fase della preparazione, nella cittadina di Burton Upon Trent, con qualche tifoso curioso al seguito, pronto ad assaltare il primo allenamento aperto. E proprio qui che si farà la Roma gasperiniana. Gasp adesso vuole alzare il livello tecnico più che quello fisico. Il tecnico deve dare una spinta ai nuovi e due amichevoli di alto livello, contro l'Aston Villa il 6 (Pallet-Track Bescot Stadium di Walsall) e con l'Everton il 9 (all'Hill Dickinson Stadium di Liverpool), sapranno essere indicative. La vera Roma, al completo, la vedremo probabilmente a settembre, quando Gasperini avrà - si spera - gli uomini che vuole. Gasp ha bisogno di accelerare i tempi con i nuovi, soprattutto Wesley, apparso un po' spaesato nell'ultima amichevole di Lens, la prima da titolare per il brasiliano. Stesso discorso per El Aynaoui, che mostra intraprendenza, ma non ha ancora un moto perpetuo. E per Ferguson, partito col botto e ora sta pagando un po' di fatica accumulata. Dovbyk c'è ma resta quasi in prova.