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rassegna stampa

Disastro Fonseca, Pallotta si infuria

La Champions se ne va e pesano i 20 punti di distacco dalla Lazio, Paulo sotto accusa Jim parla di "partita vergognosa" e il futuro della Roma adesso è sempre più nero

Redazione

La Roma non c’è più, in caduta libera, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

A nulla è valso l’appello della vigilia di Fonseca ("Il campionato non è finito"). La squadra non risponde: apparsa dall’inizio sulle gambe, con la testa altrove, sciatta nelle scelte e nell’atteggiamento in campo.

Un copione già visto nell’era Usa con Luis Enrique, Zeman, Garcia e Di Francesco. Sono 7 i ko nel 2020 collezionati dal portoghese: peggio hanno fatto soltanto le ultime tre in classifica (Brescia, Spal e Lecce) e il Torino.

Nove invece le sconfitte totali nel torneo per i giallorossi: peggior risultato dal 2012-13 quando furono 10 nelle prime 29 giornate. Distanze siderali dal quarto posto (12 punti che poi diventano 13 in virtù degli scontri diretti a sfavore) e - 20 dalla Lazio. Parametrato a oggi, cioè con la vittoria che vale tre punti, un divario del genere si era avuto soltanto nel ‘74 (61 a 39). Qualcosa di simile anche nel 2000 (72 a 54).

Numeri che fanno insorgere Pallotta che dagli Usa tuona: "Prova imbarazzante e vergognosa". Il presidente ce l’ha soprattutto con la squadra ma Paulo non può essere esente da critiche. Il tecnico ci ha messo ancora una volta del suo per peggiorare le cose: panchina per Dzeko (entrato soltanto a 20 minuti dalla fine) e spazio a Kalinic, non pervenuto. Ma le sorprese non sono finite qui: dentro anche Under a sinistra (alla vigilia definito fuori forma) e Perotti trequartista.

"Non so cosa stia accadendo. Non siamo entrati bene in gara, abbiamo preso un gol e con l’espulsione poi è stato più difficile" le parole di Fonseca a fine gara.