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Il Messaggero

Difesa di ferro, Mancini il leader

Difesa di ferro, Mancini il leader - immagine 1
Il recupero di Gianluca ha contribuito alla crescita di Ndicka, che la Roma ora valuta 30 milioni. Occhi sull'argentino Balerdi
Redazione

C'è un numero su tutti che fotografa la solidità difensiva della Roma da quando Claudio Ranieri siede in panchina: 13. Sono tredici i gol subiti in Serie A dai giallorossi in 17 partite, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Con Juric erano 14 in 8 gare. Numeri che raccontano come la squadra sia riuscita nella scalata in classifica, arrivando a quattro punti dalla zona Champions. Un reparto che, nonostante i risultati ottenuti, resta incompleto e avrebbe bisogno di essere rinforzato, soprattutto dopo l'addio di Hermoso ceduto in prestito al Bayer Leve-kusen a gennaio e out fino a fine stagione per un infortunio alla spalla, e le recenti incertezze mostrate da Hummels. Ma le difficoltà incontrate lungo il percorso, non hanno intaccato la solidità della linea difensiva dando alla squadra più equilibrio e compattezza. La strategia di Claudio è stata sin dall'inizio incentrata sul recupero e il rilancio del tedesco ma dopo un buon periodo durato una decina di partite, c'è stato il crollo. L'erroraccio contro l'Athletic Bilbao lo ha messo ai margini e chissà se gli saranno concesse altre chance per riscattarsi. Doveva essere lui, assieme a Mancini e Ndicka, uno dei leader della difesa e invece grazie alla una cura ricostituente di Ranieri, Celik è riuscito finalmente a imporsi nel ruolo di centrale destro. Peccato per l'infortunio muscolare che lo ha tenuto in infermeria nelle ultime tre partite. Tornerà dopo la sosta con la consapevolezza di partire con una maglia da titolare.

Mai assenti i due pilastri Mancini e Ndicka che, non solo sono i migliori della rosa, ma stanno conquistando primati anche in Serie A. L'ivoriano, sempre titolare il A, è primo in squadra per palloni rubati (50), palloni intercettati (32 ed è 19° in campionato) e duelli aerei vinti, Gianluca viene immediatamente dopo di lui. Numeri che stanno impreziosendo il loro cartellino in vista del mercato estivo durante il quale Ghisolfi avrà bisogno di monetizzare per rivoluzionare la rosa. Il più facile da vendere tra i centrali sarà Ndicka, prelevato a parametro zero un anno e mezzo fa e che adesso può arrivare a valere almeno 30 milioni. Per questo a Trigoria stanno già valutando il possibile sostituto. Il nome sul taccuino del ds è quello di Leonardo Balerdi, capitano del Marsiglia, argentino classe 1999 con un passato al Borussia Dortmund. Perdere Ndicka, però, significherebbe stravolgere gli equilibri di un reparto che funziona. Le valutazioni sono in corso, al momento nulla è deciso.