Di Francesco non ama sentir ripetere che Dzeko non segna da sette gare, ma che la Roma appaia leggermente frenata, quando Edin non segna, è una sensazione già percepita all'inizio dell'anno, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Diego & Elsha, Genoa per noi
`La Roma domani a Marassi ritrova le sue ali: due ex dal cuore rossoblù. Perotti è intoccabile, El Shaarawy titolare dopo la panchina di Madrid
Aspettando Schick, servono altri gol. Se la logica del turnover potrebbe prevedere a Genova un turno di riposo per Perotti, l'importanza della gara sommata alla voglia dell'argentino che torna da ex, insieme ad El Shaarawy, in una piazza che lo ha amato sta facendo seriamente riflettere Eusebio. Da fine psicologo, dopo il bastone Di Francesco ha pronta la carota, volendo far leva sulla voglia di rivalsa dei suoi ragazzi. Dzeko domani giocherà, Perotti ha buone chance. A loro si aggregherà El Shaarawy per quello che la piazza considera ormai il tridente titolare ma che il tecnico abruzzese ha schierato dal via soltanto in tre occasioni (Udinese, Lazio e Chelsea all'Olimpico).
Il turnover quindi, almeno in attacco, riguarderà soltanto l'avvicendamento Gerson-El Shaarawy, facendo slittare di una settimana una rotazione più massiccia quando l'impegno casalingo contro la Spal, precederà il secondo e ultimo match-point contro il Qarabag per approdare agli ottavi di Champions. Tra l'altro quando i tre attaccanti vedono il Genoa si accendono. El Shaarawy ha già segnato ai rossoblù in un paio di occasioni, Dzeko e Perotti in una soltanto. Ma indelebile: il 28 maggio scorso. Il bosniaco pareggiando il gol iniziale di Pellegri, l'argentino timbrando il 3-2 che ha regalato alla Roma l'accesso diretto alla Champions. Se domani segnerà, Perotti ha già fatto sapere che stavolta non esulterà. Nel caso, Di Francesco se ne farà una ragione.
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