(Il Messaggero - B.Saccà) Leggero il volo della Roma. Una squadra da primato e da primati. I giallorossi continuano a stupire l’Italia, l’Europa, il mondo, parlando soltanto la lingua della vittoria, l’unica conosciuta, si direbbe. I dati relativi alla Romanon annoiano, piuttosto emozionano i tifosi, e spaventano i rivali. Le cifre non parlano, si sa, ma possono raccontare molto. Il primo numero romanista è, ovvio, un numero primo: il tre. D’altra parte, la Roma ha vinto tutte le prime 10 gare giocate in campionato, scandendo dunque un passo da tre: 30 punti raccolti lungo i 10 turni iniziale. Un record, certo. Nessun’altra squadra al mondo, sì, almondo, si è aggiudicata tutte le sfide della stagione in corso, giusto per avere un’idea del capolavoro. Solo la Roma. E la sequenza, oltre tutto, si estende fino a quota 11 comprendendo l’ultimo successo dell’annata passata. Eguagliato, quindi, il record dellaRomadi Spalletti.
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Diciotto in campo, già 11 i goleador
(Il Messaggero – B.Saccà) Leggero il volo della Roma. Una squadra da primato e da primati.
MIGLIORI D’EUROPA Rudi Garcia, il primo francese che siede su una panchina della serie A, ha allestito una formazione capace di vantare ora l’attacco più prolifico del torneo con 24 gol; la difesa meno battuta, soltanto una rete incassata; e di riflesso la miglior differenza reti. Una meraviglia. Ecco, le cifre legate al reparto arretrato sono da palpiti e sussulti: i giallorossi, non hanno pari in tutta l’Europa. Un solo gol subìto in 10 sfide, un record mai registrato qui, andando a scavare negli almanacchi. Del resto, difesa fa rima con impresa. Il portiere De Sanctis ha tagliato così il traguardo dei 681’ di imbattibilità, e ora insegue il primato romanista di 773’ stabilito da Pelizzoli. Il divario è colmabile, naturalmente, poi Morgan potrà pensare al record assoluto di 929’ che ancora appartiene al milanista Rossi.
QUELLI CHE SEGNANO All’opposto, la Roma segna pure molto. E con tanti uomini, per la verità. Ventiquattro gol complessivi, firmati grazie a 11 elementi diversi, specie da Florenzi, il capocannoniere con quattro centri. La ripresa è il passaggio più favorevole, visto che la squadra vi ha sbloccato il risultato per sette volte, realizzando 17 reti totali. Quanto ai singoli, Garcia ha impiegato appena 18 calciatori: meno di qualsiasi collega, d’accordo, anche se le scelte del francese finora hanno sempre vinto e convinto.
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