"Ogni volta sento dire che qui sono stati fatti 87 punti, ma al di là del record, conta arrivare a ottenere qualcosa d’importante. Non so se ne faremo 90, ma ci avvicineremo" dice Eusebio Di Francesco in sala stampa alla vigilia della trasferta di Benevento. Il traguardo tanto sbandierato da Spalletti alla fine dello scorso campionato viene accantonato. Perché Di Francesco preferisce guardare al concreto e regalare ai tifosi qualcosa in più di un numero, come scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.
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Di Francesco: “Vincere è meglio di qualsiasi record”
Il tecnico giallorosso: "Conta arrivare a ottenere qualcosa d’importante. Non so se ne faremo 90, ma ci avvicineremo"
"Chi dice che sono zemaniano è poco informato. - dice il tecnico giallorosso - Chiamatemi Di Franceschiano. Mi comporto in base a ciò che vedo, leggo le situazioni è questo che fa la differenza. Sono molto attento alla fase difensiva perché ci lavoro con tutto il blocco squadra".
DiFra non si fa problemi ad annunciare parte della formazione anti-Benevento: panchina per Florenzi ("Due partite ravvicinate possono essere un pericolo"), Nainggolan resta a Trigoria per un fastidio tendineo, Gonalons partirà titolare ("Presto tornerà il calciatore visto a Lione") e Dzeko sarà al centro dell’attacco («È in un momento positivo»). Poi Eusebio racconta la verità su Schick, senza accampare scuse o scaricare responsabilità: "«È arrivato a Roma dopo aver fatto solo cinque allenamenti con il pallone e dicendo di essere pronto. Non lo era assolutamente, io lo alleno e vedo quali sono le difficoltà che ha nel mettersi a pari con gli altri. Questo piccolo fastidio (risentimento muscolare al retto femorale sinistro ndc) lo terrà fuori per altre due partite. Mi auguro che riesca ad allenarsi per bene e poi tornare in campo nel migliore dei modi. Col Verona ha confermato di non essere brillante, ma era l’unico modo per verificare la sua reale condizione".
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