"No, la Roma non mi è piaciuta nell'interpretazione iniziale" racconta Eusebio Di Francesco al termine della gara. "Ma poi abbiamo dimostrato di creare occasioni pericolose anche in attacco. Siamo poco cinici e cattivi contro una squadra che concede poco a tutti». Si direbbe quasi, dunque, che il problema sia solo intrecciato alla sfortuna. Possibile? «Non voglio parlare di sfortuna, sono cinque partite in cui parliamo di situazioni che non ci fanno bene, questo non ci deve ridimensionare ma ci deve dare consapevolezza di poter giocare con squadre fisiche".
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Di Francesco: “Schick? Sono altri gli errori”
Il tecnico assolve il ceco, non i suoi difensori: "Troppo leggeri, preso gol come contro il Torino"
Certo, come evidenzia Benedetto Saccà su II Messaggero, l'icona della serata è racchiusa in quell'errore mostruoso di Schick. Solo, davanti a Szczesny, a un soffio dalla gloria del pareggio. "Gli errori vanno migliorati, ma non gliela farò rivedere a Schick. Vieni a Torino a giocare una partita determinante, sono altri gli errori da migliorare", spiega Di Francesco.
Ma, allora, cosa manca alla Roma per non perdere a Torino? "Si vede che deve convincere i ragazzi che si può fare risultare qui. Abbiamo fatto meglio nell'ultima mezz'ora. In avvio siamo stati poco aggressivi e la Juve aveva qualcosina in più. Abbiamo accorciato poco nella metà campo avversaria, si può essere più cattivi dall'inizio. Nel finale avremmo meritato il pareggio".
E non è una follia dedurre che Dzeko abbia bisogno di riposo. "Sono valutazioni che devo fare. Allegri ha più scelta. Io ho avuto Schick da meno tempo ma sono felice della sua disponibilità. L'aspetto psicologico è importante, sto lavorando per far tornare Dzeko al livello di gol che ha nel dna. E fosse entrata l'occasione della traversa di Florenzi ora staremmo parlando di un'altra gara", chiude Eusebio.
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