rassegna stampa

Di Francesco deve risolvere gli equivoci tattici in attacco

La convivenza tra Dzeko e Schick al centro del dibattito: nuovo modulo o fuori uno dei due

Redazione

Eusebio Di Francesco si dovrà dedicare in questi giorni agli equivoci tattici che hanno penalizzato il rendimento dei giallorossi.

La Roma soffre di mal di gol: 8 reti in 9 partite (2 in 4 gare di serie A). L'attacco è il 7° del torneo e quindi non da vertice. L'andamento lento è coinciso con il rientro di Schick. A destra, nonostante il ceco abbia dato la completa disponibilità, proprio non funziona, come sostiene Ugo Trani su Il Messaggero.

L'exit strategy, però, esiste e prevede due opzioni. L'allenatore, davanti al bivio, dovrà scegliere quale privilegiare. Nel caso di conferma del 4-3-3, uno tra Dzeko e Schick è di troppo. Da decidere, di partita in partita, il centravanti titolare e quello di scorta. L'alternativa per Eusebio è proprio il cambio del sistema di gioco. Per ammissione del tecnico, non il 4-2-3-1. Meglio il 4-2-4. Restano il 4-3-2-1, con gli esterni offensivi più dentro il campo, e il 4-3-1-2, con il trequartista. Solo il 4-2-4, però, non andrebbe a intaccare il copione che, dall'inizio della stagione, si è basato sul lavoro fatto, anche dai terzini e dagli intermedi, sulle fasce.

Manca, nella rosa, l'esterno mancinoche gioca a destra: Di Francesco chiese Mahrez e Berardi, rimasti rispettivamente al Leicester e al Sassuolo.  Alto a destra avrebbe messo Florenzi che ha dovuto definitivamente abbassare dopo il grave infortunio di Karsdorp e dopo qualche performance insufficiente di Peres.

El Shaarawy dovrebbe tornare titolare sabato contro l'Atalanta. Come Gonalons (altro rinforzo fin qui deludente), se De Rossi non recupera (ieri non si è allenato). Da valutare pure Manolas.