rassegna stampa

Di Francesco: “Bella Roma ma serve più continuità”

LaPresse

Il tecnico a fine gara: "Questi alti e bassi come si spiegano? A volte faccio fatica anche io a capirlo"

Redazione

Timorosa e impacciata in campionato, letale e spietata in Champions. Soprattutto quando gioca all’Olimpico.  Settima vittoria consecutiva (su 8 gare interne) per il tecnico abruzzese che dopo la brutta figura di sabato contro la Spal, ritrova (parzialmente) il sorriso, come riporta Stefano Carina su Il Messaggero, allontanando nuovamente le ombre dalla sua panchina: "Questi alti e bassi come si spiegano? A volte faccio fatica anche io a capirlo. In questo momento va così, anche se avevamo inanellato buone partite pure prima della Spal. Sabato alle prime difficoltà siamo andati sotto ed abbiamo perso il filo logico. Contro i russi invece abbiamo fatto tante cose interessanti, anche soffrendo. Una volta prese le misure abbiamo iniziato a sviluppare buone giocate creando situazioni favorevoli".

Il tecnico aggiunge: "C’è ancora da migliorare tanto. Però sono diversi gli aspetti positivi. Nel primo tempo ad esempio abbiamo recuperato tredici palloni e siamo stati aggressivi. Nella ripresa siamo entrati per segnare subito il terzo gol e ci siamo riusciti. Non sempre si possono dominare le partite per novanta minuti, ma già concretizzare il lavoro che fai è un ottimo risultato. Il Cska è una squadra fatta di giovani di qualità e con un buon allenatore, non dimentichiamo che hanno vinto col Real. Non sarà una partita facile lì a Mosca".

Menzione speciale spetta a Dzeko che poi, a pensarci bene, è lo specchio della Roma. "La differenza è anche psicologica. È un grande professionista, a volte sembra svogliato, ma prepara le partite al meglio. Sembra indolente, è vero, ma quando c’è con la testa ed entra in partita è determinato. È un giocatore straordinario che quando è in giornata è fondamentale non solo in fase di realizzazione ma anche in quella di costruzione. Per la squadra è fortissimo, quando riesce a far giocare i compagni e a mettere giù le palle lanciate è unico".

La trasferta di Napoli rappresenta un crocevia fondamentale: "Mi auguro che questo 3-0 sia nuovamente la strada da cui ripartire. Quello che è successo sabato non mi è piaciuto e anche alcune cose dietro. A volte può calare l’attenzione quando ci sono tanti giovani dentro, ma il calcio non può permettere di abbassare la guardia. Ripeto, con la Spal non mi è piaciuta la preparazione della gara. Le partite si preparano settimane prima, non due ore".