(Il Messaggero-M.Ferretti)«Abbiamo rimesso il centravanti al centro dell’attacco», verrebbe da dire parafrasando monsieur Rudi Garcia. Il centravanti è, ovviamente, Mattia Destro, l’eroe della domenica romanista. Una domenica vissuta dall’ex senese, assente dai campi dallo scorso 26 maggio, in maniera pienissima. Basti pensare che prima della partita Mattia aveva indossato i panni dell’amico di Romolo e aveva trascorso una mezzoretta a far foto e a firmare autografi con i mini tifosi del Settore Famiglia. Poi, durante la gara, Rudi l’ha mandato a scaldarsi e quindi l’ha fatto entrare al posto di Florenzi: a Mattia, uno che ha il gol nel sangue, sono bastati 10 minuti d’orologio per battere Neto e regalare alla Roma la vittoria numero 11. Infine, a completare la sua incredibile domenica, prima del triplice fischio di Orsato è arrivata anche la sostituzione per colpa dell’espulsione di Pjanic: in pieno recupero fuori Mattia, dentro Bradley. In totale, Destro è rimasto in campo per 33 minuti che gli sono bastati per tornare a sentirsi (essere) un giocatore vero. Al momento del cambio, Rudi gli si è avvicinato, gli ha parlato in un orecchio spiegandogli i motivi della mossa: Mattia ha capito, ma non è sembrato completamente d’accordo. Dopo tutto quel tempo passato a guardare, avrebbe voluto giocare fino a tarda notte. E la sua straripante esultanza dopo la rete, con tentativo di spogliarello integrale (e cartellino giallo) sotto la Monte Mario, lo sta a confermare. Come non capirlo, però?
rassegna stampa
Destro, pensiero stupendo
(Il Messaggero-M.Ferretti) «Abbiamo rimesso il centravanti al centro dell’attacco», verrebbe da dire parafrasando monsieur Rudi Garcia. Il centravanti è, ovviamente, Mattia Destro, l’eroe della domenica romanista.
IL BOMBER DA RECORD
Un ritorno da favola, dopo tanto penare. «Sì, un grande ritorno coronato dal gol. Sono stati mesi molto pesanti, difficili ma l'importante è che sono rientrato e che mi sono buttato tutto alle spalle. In questi mesi c’è chi si è divertito a parlare male di me ma quando finirà tutto parlerò io. Abbiamo giocato una grandissima partita: loro sono un’ottima squadra ma siamo riusciti a vincere restando a meno tre dalla Juve. Ma noi facciamo la nostra corsa, non pensiamo alla Juve e non smetteremo mai di lottare: siamo una squadra in grado di tener testa a tutti gli avversari. Per me la cosa realmente importante, al di là del gol segnato, è aver giocato, aver visto che il ginocchio è a posto. Quando sono entrato, non ho pensato a nulla di particolare: ero semplicemente molto felice di rientrare dopo tanto tempo. Sul gol è stato bravissimo Gervinho: io, conoscendolo, sapevo che poteva mettere il pallone sul primo palo e sono andato lì convinto di far gol. Un gol che voglio dedicare a tutti coloro che mi sono stati vicino: la mia famiglia e la mia fidanzata su tutti». Con Destro (e pure con Maicon), è arrivato a 13 il numero dei romanisti andati a segno nelle prime 15 partite di campionato: 4 gol Florenzi, 3 Totti, Ljajic, Pjanic, Strootman e Gervinho, 2 Benatia e un gol a testa De Rossi, Borriello, Destro, Maicon, Bradley e Balzaretti. È record per la Serie A. Destro era andato a bersaglio l’ultima volta all’Olimpico contro il Napoli, nell’ultima gara del passato campionato, il 19 maggio scorso. Anche in quell’occasione sotto la Sud, che lo aspettava con grande fiducia.
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