(Il Messaggero - M.Ferretti) - De Rossi sì, De Rossi no. Dopo tre turni da squalificato, il vice capitano della Roma torna a disposizione di Zdenek Zeman ma la sua presenza non è così sicura, così come non è certa la sua assenza.
rassegna stampa
De Rossi, una notte da brividi
(Il Messaggero – M.Ferretti) – De Rossi sì, De Rossi no. Dopo tre turni da squalificato, il vice capitano della Roma torna a disposizione di Zdenek Zeman ma la sua presenza non è così sicura, così come non è certa la sua assenza.
«Deciderò domani, io non ho scale gerarchiche: decido sulla base di quello che vedo in settimana», ha detto ieri il boemo, rinviando ogni discorso a stasera. In attesa di conoscere la decisione del tecnico, si possono fare alcune riflessioni. De Rossi deve giocare perché contro la Lazio, nella partita della sua espulsione, era titolare; De Rossi non deve giocare perché senza di lui la Roma ha vinto tre partite su tre. In realtà, alla fine Zeman dovrebbe scegliere solo in funzione dell’affidabilità del suo giocatore e delle caratteristiche degli avversari. Se Zeman riterrà opportuno, e necessario, impiegare De Rossi, ogni altra valutazione sarà superflua, superata o fuoriluogo. Un tecnico, del resto, ragiona sempre in funzione del bene della squadra: se per Zdenek la Fiorentina si batte con De Rossi oppure senza De Rossi, la sua scelta andrà comunque accettata. Di certo se venisse impiegato, Daniele avrebbe su di sé una pressione fortissima: il suo feeling con la piazza non è più intenso come qualche anno fa, la tifoseria si è spaccata, c’è chi lo considera un giocatore sopravvalutato e strapagato e chi continua a non saper vedere una Roma senza Daniele.
È evidente, perciò,che con questa situazione De Rossi, che ha già clamorosamente toppato nel derby, non può permettersi di sbagliare un’altra partita. Davanti ai cronisti, ieri Zeman ha cercato di minimizzare il contenuto delle sue parole al TG1. «Per me non è successo niente, non ho bisogno di alcun chiarimento con nessuno. Non ho parlato né con De Rossi né con la società. Per me De Rossi è un ottimo giocatore e spero che ci servirà. Perché non ha affiatamento con la squadra? Perché è abituato a giocare in un centrocampo diverso. È solo una questione tattica. Io non so quale sia la sua quotazione di mercato, come faccio a dire che è sopravvalutato? Io leggo i giornali, sento in giro e dico che difficilmente si trovano dieci squadre che lo vogliono acquistare sia per problemi economici che di età», il finalino del boemo. Da un punto di vista tecnico-tattico, De Rossi potrebbe giocare in due ruoli del centrocampo: da centrale, cioè dove nelle ultime tre gare si sono alternati Bradley (due volte) e Tachtsidis; da intermedio a destra, con la conferma del greco o Bradley nel ruolo di regista. Nel caso in cui andasse in campo, Daniele (37esimo nella classifica dei calciatori più preziosi al mondo, valutazione 32,5 milioni di euro) taglierebbe il traguardo delle 400 partite complessive con la maglia della Roma (289 in campionato, 63 in Europa, 43 in Coppa Italia e 4 in Supercoppa).
© RIPRODUZIONE RISERVATA