rassegna stampa

De Rossi: “Siamo da terzo posto”

(Il Messaggero – S.Carina) Non è tipo che ama nascondersi. Non lo ha fatto sul rinnovo contrattuale – ammettendo come fosse una semplice questione di soldi – non lo fa in campo, come fulcro del gioco romanista.

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) Non è tipo che ama nascondersi. Non lo ha fatto sul rinnovo contrattuale – ammettendo come fosse una semplice questione di soldi – non lo fa in campo, come fulcro del gioco romanista.

Figuriamoci allora se De Rossi si tira indietro quando gli viene chiesto quale deve essere l’obiettivo stagionale: «Non credo che la Roma sia inferiore a Lazio e Udinese, che stanno facendo bene. Noi, con i nostri alti e bassi, bene o male siamo lì. Il campionato è equilibrato e bisogna continuare a provarci. Dobbiamo giocare sempre per vincere anche perché abbiamo un allenatore che attua un calcio propositivo. Credo che il terzo posto sia l’obiettivo più raggiungibile e alla nostra portata». Parole alle quali si accoda il ds Sabatini:«La Champions? E’ un percorso, stile ogni maledetta domenica che riguarda ogni centimetro del campo. L'impegno deve essere quotidiano perché solo così si centra l'obiettivo. Sarebbe immorale non creare un presupposto ogni domenica. Abbiamo risorse tecniche e psicologiche». (...) Singolare, poi, la fotografia che fa di Luis Enrique: «Mi impressiona la sua applicazione feroce. Molte cose che fa non si vedono in campo. Ha gli orari di un operaio siderurgico. Quando arriva la mattina, si trova con i collaboratori e prepara le strategie. E’ totalmente assorbito dal suo lavoro. Poi ha grandissime capacità didattiche, di trasformare i giocatori. Speriamo rimanga con noi per molto tempo».

Chi è allo stesso posto da una ventina d’anni è Totti, premiato ieri per le 700 presenze da professionista: «La premiazione che è avvenuta prima del fischio d'inizio, con tanto di targa commemorativa, è stata una vera sorpresa. Fino a pochi minuti prima non ne sapevo nulla. Voglio dire grazie alla Roma e a tutti coloro che mi sono stati sempre vicino». Il capitano, dal suo blog, analizza la gara: «L'alternanza di risultati che ha caratterizzato le nostre ultime partite ci imponeva di tornare al successo contro il Parma. Il gol partita è arrivato già nel primo tempo, poi abbiamo creato molto in fase offensiva ma c'è mancata la zampata del raddoppio. La concentrazione però è rimasta alta e col possesso palla abbiamo evitato di correre rischi eccessivi». Dal vivo, invece, mentre lascia lo stadio, scherza sull’ammonizione rimediata (e cercata) che lo costringerà a saltare la trasferta di Bergamo ma gli garantirà di essere presente contro la Lazio: «No, non mi sono fatto ammonire di proposito: volevo farlo a Bergamo, c’ho ’na paura del derby…» (...)