Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

Il Messaggero

De Rossi: “Possiamo batterli”

De Rossi: “Possiamo batterli” - immagine 1
Oggi alle 18 la Roma di De Rossi sfida l’Inter all’Olimpico. Il tecnico predica rispetto ma non paura: "La squadra di Inzaghi è la più forte del torneo, noi però non siamo gli ultimi arrivati"
Redazione

La rivoluzione in campo va accompagnata anche dalle parole. E su quello, che è stato il terreno preferito di Mourinho, De Rossi continua a non perdere un colpo: "Ogni squadra del mondo è battibile e lo è anche l’Inter che è la più forte del campionato. Sappiamo che ci sono delle cose che possono darle fastidio e siamo consapevoli di essere forti. Possiamo fare una grande partita. Dovremo avere rispetto ma anche un po’ di spocchia e spavalderia. Non siamo gli ultimi arrivati, nella partita singola si possono battere", il messaggio di DDR. C’è poco da fare, tira un’aria nuova a Trigoria. Più distesa, più serena. Magari non servirà per superare questa sera la capolista, specialista negli scontri diretti. In stagione, Inzaghi ne ha vinti 10 su 12. Un po’ il contrario di quello che è accaduto alla Roma, capace di vincere soltanto con il disastrato Napoli, come sottolinea Stefano Carina su 'Il Messaggero'.

"Una questione di testa? Lavoro con giocatori che hanno vinto il Mondiale, la Coppa America, l’Europeo, gare di livello importantissimo. Sarebbe offensivo verso di loro asserirlo". Un discorso che vale per tutti. Anche se per Lukaku, quella di questa sera sarà una partita particolare, soprattutto dopo i fischi dell’andata: "Da Romelu mi basterebbe la stessa partita fatta contro il Cagliari. Se continuerà così farà tanti gol. L’emozione saprà gestirla, a volte quando giochi contro squadre forti ci sta di toccarla di meno". Niente scuse quindi. Quelle semmai Daniele decide di rivolgerle alla famiglia Losi, per non esser stato presente al funerale di “Core di Roma”: "La partita del giorno prima e il post gara mi hanno distratto e ho commesso un errore grave. Non è un errore in malafede, mi dà fastidio non essere andato a salutarlo. La distrazione è grave perché c’era un rapporto umano. Sono stato disattento, ho chiesto scusa al figlio Roberto, spero e credo debba finire qui". Nessun dribbling, quindi. Semplice ammissione di un clamoroso autogol. Il modo più semplice per ripartire.

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.