De Rossi sapeva che sarebbe andata a finire così: «Eppure molti miei amici a Roma si sono giocati la casa sul Belgio ma ho detto loro di stare attenti perché siamo forti e ben organizzati. Abbiamo fatto un grande lavoro, va riconosciuto alla squadra, non so come andrà a finire ma ci teniamo a fare bella figura. Si è formato un gruppo incredibile, sono tutti bravi ragazzi, non c'è nessuna testa che sposta l'attenzione su altri obiettivi, è piacevole stare con loro. Si sentiva questo trasporto anche prima della gara. Conte? La sua cultura del lavoro e la sua maniacalità ci aiuta a mettere in difficoltà l'avversario, è affascinante per noi seguirlo. Non abbiamo fatto ancora niente, in Basile eravamo partiti così ma siamo usciti in maniera indecorosa. Quest'anno molti ci hanno sottovalutato, ora dopo questa vittoria cominceranno a temerci molto di più».
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De Rossi: «La cultura del lavoro di Conte fa la differenza. Pjanic? Gli vorrò sempre bene»
"Miralem professionista impeccabile, non bisogna avercela con lui, per me è stato un compagno incredibile, un grandissimo professionista e un grande calciatore"
Come riporta Alessandro Angeloni su "Il Messaggero", Daniele non può che dedicare qualche minuto all'amico Pjanic, appena andato alla Juventus: «Miralem professionista impeccabile, non bisogna avercela con lui, per me è stato un compagno incredibile, un grandissimo professionista e un grande calciatore. La gente protesta? I tifosi facciano ciò che vogliono, ma le bandiere non esistono più e io gli vorrò sempre bene. Per lui non è stata una scelta facile e la società in questa vicenda aveva responsabilità limitate, visto che c'era una clausola».
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