Al futuro in questo momento non pensa. Per De Rossi conta il presente, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. C'è infatti Roma-Juventus. Non una gara qualsiasi, anche se l'avvicinamento stavolta è stato quantomai anomalo. Daniele torna dopo l'ennesimo infortunio. Una stagione che con il trascorrere dei mesi ha assunto le sembianze di un calvario. Considerando i 90 giorni ai box per il problema alla cartilagine del ginocchio e i tre stop per infortuni muscolari, il capitano ha saltato la bellezza di 23 gare su 45.
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De Rossi, il futuro comincia adesso
Tre gare e poi il capitano deciderà se continuare ancora un anno come calciatore o iniziare la nuova avventura d'allenatore
A 35 anni (festeggerà i 36 il prossimo 24 luglio) ha imparato ormai a conoscere il proprio corpo. Poteva tornare in gruppo con qualche seduta d'anticipo sulla tabella di marcia ma ha preferito rimandare all'altro ieri, lavorando anche nel giorno di riposo. Ranieri aspetta un segnale: se Daniele dà l'ok, gioca. Ieri De Rossi è stato alternato con Nzonzi nella formazione titolare insieme a Cristante, con Pellegrini ancora una volta preferito a Pastore nella posizione di trequartista. S'è mosso con disinvoltura anche se la condizione - è fermo da metà aprile - inevitabilmente non è al massimo. Oggi se ne capirà di più.
Ancora tre gare e poi il grande punto interrogativo legato al suo futuro: continuare ancora un anno come calciatore o iniziare la nuova avventura d'allenatore? La qualificazione o meno in Champions potrebbe agevolare la scelta.
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