Contromano. Come da tempo non si vedeva. Ma allo stesso tempo calmo, riflessivo, pronto a stupire, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Ieri a parole, l'augurio è che oggi, a Torino, replichi sul campo. C'è Juve-Roma ma la scena se la prende per intero De Rossi. Finalmente il mercato è concluso, anche se l'appendice tra possibili partenze (Smalling) e altrettanti arrivi (Hermoso e Hummels) tiene ancora banco. Una sessione che ha fatto molto discutere, per tempistiche, scelte, calciatori di qualità presi, altri persi, senza contare i ruoli lasciati scoperti. Ad azzerare le discussioni ci pensa Daniele: "È una Roma più forte, il bilancio è positivo e io sono contento. Abbiamo alzato il livello di qualità, inserito gente più dinamica ma non vuol dire che chi è meno esplosivo deve uscire fuori dai radar. Siamo inciampati nel completare la difesa (il riferimento è a Danso, ndr) ma ci metteremo mano. Sono stato supportato in quello che avevo chiesto. Non si ottiene tutto in due-tre mesi, ma la direzione è quella giusta. In futuro non dovremmo più cedere 8-9 giocatori. Abbiamo fatto un mercato migliore di quello dell'Inter ma loro sono più forti di noi e dovevano inserire soltanto due o tre giocatori. Non hanno fatto operazioni stellari ma hanno aggiunto dei pezzi piccoli ad una squadra che andava già bene e con l'Atalanta hanno fatto paura a tutti. La Roma entro poco, se continuerà a lavorare così, non vedo problemi nel pensarla a lottare per lo scudetto».
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De Rossi: “È una Roma più forte”
"Il bilancio è positivo e io sono contento. Abbiamo alzato il livello di qualità, inserito gente più dinamica ma non vuol dire che chi è meno esplosivo deve uscire fuori dai radar"
Appare sollevato dalla fine del mercato. Finalmente potrà dedicarsi soltanto al campo. Plaude intanto gli ultimi due arrivi: "Sono felicissimo per Koné e Saelemaekers. Soprattutto il centrocampista era quello che ci mancava, bisognava mettere ciccia nel reparto. Lo chiedevo dall'altro anno». E l'obiettivo a breve termine della Roma? "Partiamo per migliorare quanto fatto l'anno scorso e per arrivare più su. La direzione è stata rispettata e non è detto che arriveremo quarti. Arrivare sopra a quelli che ci hanno preceduto non è facile ma l'obbligo della squadra è andare verso una certa direzione. Dobbiamo arrivare lìe vogliamo farlo subito».
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