Mai uguale a se stessa. De Rossi è stato ancora una volta uomo di parola: «Mi sono innamorato di questo lavoro prima con Spalletti, poi con Luis Enrique - disse il giorno della presentazione - Da anni questa squadra gioca a tre, ora vedremo co sa fare. Si può anche difendere in un modo e attaccare in un altro tramite alcune rotazioni. Magari cambieremo durante la partita o a seconda dell'avversario». Detto, fatto. Come scrive Stefano Carina su Il Messaggero alzi però la mano chi pensava ad una Roma così diversa. Non solo da una partita all'altra ma all'interno della stessa gara. Per restare all'ultimo match, quello con il Frosinone, Daniele è partito con il 4-2-3-1 per rendersi subito conto che l'assetto era sbagliato. Ha quindi cambiato in corsa, dopo un tempo, con l'inserimento di Pellegrini a centrocampo tornando al 4-3-3 ma difendendo, sia prima che dopo, spesso e volentieri con il 4-4-2 e finendo, con l'ingresso di Smalling e Aouar, negli ultimi 10 minuti con il 3-5-1-1.
Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale
rassegna stampa
De Rossi e Roma: prove di futuro
Cambi in corsa e nuovo modulo. La Roma di De Rossi non è mai uguale a sè stessa
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA