Daniele De Rossi stasera, con la fascia di capitano al braccio, eguaglierà le presenze (112) di Dino Zoff e si appresta, in futuro, a superarlo, come scrive Benedetto Saccà su Il Messaggero. "Neanche a questa età, e con l'abitudine a giocare a certi livelli, certi traguardi ti lasciano indifferente: parliamo di Rossi e Zoff, non serve aggiungere altro, anche se poi, dopo la partita numero 112, ci sarà la 113, e dunque alla fine la vivrò come vivo tutte le altre. Tutta questa storia con la Nazionale è molto emozionante, e quando seduto su un divano ci ripenserò, sarò ancora più felice e orgoglioso. Inseguiamo certamente il sogno del Mondiale, altrimenti non saremmo qui. Pure nel 2006, quando eravamo con Lippi, il titolo non era una cosa vicina, ma poi è successo" ricorda De Rossi.
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De Rossi conta fino a 112 e aggancia Zoff da capitano
Il centrocampista della Roma e della Nazionale: "Neanche a questa età, e con l'abitudine a giocare a certi livelli, certi traguardi ti lasciano indifferente"
Il centrocampista non dimentica la Roma: "Vivo bene la mia permanenza in giallorosso. È una scelta che ho fatto consapevolmente, anche se dal punto di vista professionale poteva non essere la migliore; mi dispiace non aver vinto molto, anche perché ci siamo andati vicini tante volte. Rimpianti comunque non ne ho. Certo, quando sto a casa e guardo in tv le grandi partite di Champions mi dico: peccato, sarebbe stato bello essere lì".
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