Il jolly è tornato: De Rossi è nuovamente a disposizione. Un rientro importante che permette a Spalletti di tornare ad essere imprevedibile. Ora Spalletti può tornare ad attuale la difesa ‘tre e mezzo’, giocare con il 4-2-3-1, continuare con il centrocampo a rombo o passare al 4-1-4-1. Tutto grazie a De Rossi. Basta spostarlo in campo e la squadra si modella di conseguenza.
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DDR, il jolly di Lucio
Grazie al rientro del 16 giallorosso, Spalletti può tornare ad essere duttile: la difesa ‘tre e mezzo’, giocare con il 4-2-3-1, continuare con il centrocampo a rombo o passare al 4-1-4-1. Tutto grazie a De Rossi
Spalletti e De Rossi sono legati da una stima reciproca e un feeling che si vede anche sul campo. Nonostante questa continui ad essere una stagione particolare per Daniele che convive (ormai da 2 anni) con un problema al muscolo soleo del polpaccio. Il primo campanello d’allarme suona sinistro il 25 ottobre, al Franchi contro la Fiorentina. De Rossi viene recuperato in extremis ma poco dopo la mezz’ora del primo tempo alza il braccio e chiede il cambio. Un sacrificio, il suo, che gli costerà poi quattro partite. Poi arriva lo stop di Sassuolo. Stavolta il centrocampista è bravo ad accorgersi che c’è qualcosa che non va e chiede la sostituzione. Gli esami svolti escludono lesioni ma lui continua ad avvertire dolore. Salta precauzionalmente gli impegni con la Sampdoria e il Carpi, prima di tornare a disposizione con il Real Madrid. Tredici minuti ed è di nuovo ko, ricorda Stefano Carina su "Il Messaggero".
E il futuro? Qualche voce che lo vorrebbe lontano da Roma con un anno di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale continua periodicamente a circolare (ieri a Trigoria c’era il suo agente Berti). Tra Mls (Los Angeles Galaxy) e Boca Juniors (in Argentina è da gennaio che alcuni media sono convinti del trasferimento in estate) le sirene non mancano. Lasciare la Roma nella stagione (la prossima) del dentro o fuori (almeno nei propositi di Spalletti che vuole una squadra per vincere lo scudetto) potrebbe essere l’autogol di una carriera.
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