Solido in difesa. Equilibrato in mediana. Talentuoso in avanti. Ecco il Porto, avversaria della Roma nei playoff di Champions. Il campionato portoghese debutterà venerdì sera e ad inaugurarlo sarà proprio la squadra di Nuno Espirito Santo: è facile immaginare che i Dragoni saranno più preparati dei giallorossi sotto un profilo atletico, scrive Benedetto Saccà su "Il Messaggero".
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Danilo Pereira è la stella di Nuno Espirito Santo
Il tecnico dei Dragoni si affida spesso al 4-2-3-1: Casillas in porta; Pereira, Marcano, Martins Indi e Telles in difesa; Neves e Danilo Pereira a centrocampo; Brahimi, Herrera e Corona in avanti
Venendo al piano tattico, Espirito Santo in genere si affida al 4-2-3-1, anche se spesso vira verso il 4-3-3. Così, davanti all'ex portiere madridista Casillas, si allineano i quattro difensori Pereira, Marcano, Martins Indi e Telles. Al centro del campo si distende una linea formata da Neves e da Danilo Pereira, neo-campione d'Europa con il Portogallo. Il trio dei trequartisti poggia su Brahimi, Herrera e su Corona. A trascinare l'attacco provvede infine il camerunense Aboubakar, classe '92, autore di 13 gol nell'ultimo campionato.
Il perno della squadra però è il tecnico Espirito Santo. Quarantadue anni, era il secondo portiere del Porto di José Mourinho, quello che vinse la Champions League nel 2004. Per un anno e quattro mesi ha guidato il Valencia, raccogliendo quasi il 52 per cento delle vittorie e centrando comunque un buon quarto posto nella Liga.
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