Dammi i tre punti, non chiedermi niente, recita un vecchio (ma sempre valido) coro dedicato alla Roma. E, a Bergamo, la squadra di Eusebio Di Francesco, con il Capitano Totti in tribuna, e capitan De Rossi in campo, ha vinto. Le sbavature di Bergamo fanno parte del copione, anche se - ne converrete - qualcuna in meno sarebbe stata meglio. Ma, alla fine, la squadra ha battuto l'Atalanta, e questo è quello che conta. Con il minimo sforzo in fase offensiva e quello massimo, ma quasi sempre ordinato, quando la palla era tra i piedi degli uomini di Gasperini, come riporta Ferretti su Il Messaggero.
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Dammi i tre punti, non chiedermi niente
La punizione al veleno di Kolarov consente agli uomini di Di Francesco di espugnare Bergamo
Si archivia Bergamo con l'immagine della punizione al veleno di Kolarov, l'acquisto più chiacchierato dai tifosi delle settimane passate. Tre punti in serbo, in tutti i sensi, considerato quanto sarà lungo il viaggio intrapreso nel pomeriggio di ieri. Tutti, per tornare alla punizione dal limite di Kolarov, si aspettavano la botta, forte sul secondo palo oppure a girare sopra la barriera: invece, tiretto maligno sotto le gambe dei difensori a far muro saltati in alto e... tre punti. Che consentono a Di Francesco di preparare con serenità l'esordio casalingo di sabato prossimo contro l'Inter del duo Spalletti-Sabatini, che da queste parti vanta una miriade di vedove inconsolabili. Immaginate che settimana si sarebbe prospettata per Eusebio se non fosse arrivata la vittoria di Bergamo.
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