Nell'epoca dei social network mettere un like a un contenuto può diventare una forma di comunicazione efficace e che, addirittura, può mettere in dubbio un passato glorioso, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.
rassegna stampa
Da Totti a Fonseca, quando il like sfugge di mano e diventa un caso
Francesco regala un mi piace su un post di Buffon, il tecnico lo mette su "Vendete Florenzi". Ma poi il club chiarisce: "Non è stato lui"
È capitato proprio questo a Francesco Totti che dopo la sconfitta della Roma contro la Juventus ha piazzato un mi piace sotto un post su Instagram di Gianluigi Buffon con la didascalia:
Molti tifosi giallorossi sono insorti - sempre sui social - per un gesto giudicato irrispettoso da chi ha combattuto contro i bianconeri per tutta la carriera. Commenti al veleno contro l'ex numero 10 si sono moltiplicati su Facebook accusandolo di tradimento, senza pensare nemmeno per un istante che magari quel like era mosso da una profonda amicizia con il portiere suo compagno in Nazionale che va oltre i colori e le bandiere.
Potrebbe esserci anche una spiegazione più tecnica relativa all'utilizzo dei bot per i profili Instagram: gli account con milioni di follower (Totti ne ha 3,2) spesso fanno uso di robot che mettono like in base ad hashtag ben precisi o ad account precedentemente definiti. Questi bot non fanno una selezione del contenuto, ma servono semplicemente ad aumentare l'engagement del profilo con l'obiettivo di avere più follower.
Leggermente diverso è ciò che è accaduto ieri al tecnico della Roma Fonseca: sull'account ufficiale del club giallorosso è stata pubblicata una foto di Spinazzola e tra le migliaia di commenti un utente ha scritto "Vendete Florenzi".
Tra gli oltre 80 mi piace al post c'era anche quello di Paulo Fonseca rimasto online per circa 15 minuti, troppo per far sì che nessuno se ne accorgesse. Poco dopo gli addetti ai lavori del club hanno comunicato che il portoghese è caduto letteralmente dalle nuvole quando gli è stata segnalata la gaffe, garantendo che di non aver mai messo like al post che chiedeva la cessione del capitano.
Allora cosa è successo? In questo caso il discorso dei bot non regge perché questi robottini magici non possono mettere mi piace ai commenti, le ipotesi più plausibili sono due: o è stato hackerato il profilo dell'allenatore della Roma, oppure un social media manager distratto pensava di usare un altro account anziché quello di Fonseca. Se si trattasse del primo caso sarebbe strano che il tecnico non abbia dichiarato candidamente di aver subito il furto di nome utente e password, il secondo caso, invece, è più plausibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA