rassegna stampa

Da Toni e Totti a Dzeko e Zaniolo: si riparte dal 4-4-2

Difesa bloccata e terzini offensivi. Florenzi è il suo Taddei, così come Zaniolo potrà essere il trequartista o la mezz’ala

Redazione

Il gioco di Claudio Ranieri è fatto di linee strette, difesa bloccata, se sale un terzino l’altro resta basso, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

Di solito ama giocare con una punta centrale e un’altra che gli giri intorno,mantenendo l’indole da trequartista o da seconda punta pura.Ad esempio,nella suaRoma di nove anni fa, vicino a Toni giocava Totti oppure Vucinic.

Perrotta, che con Spalletti faceva l’incursore, con Claudio partiva dall’esterno e si buttava in area. Burdisso era il suo difensore di riferimento, lo chiamava il bandito: a Siena, la sua prima in giallorosso, lo schierò da terzino sinistro.

Ranieri comincerà oggi, di quel gruppo ritrova in campo solo De Rossi (Totti è dietro una scrivania), che tra l’altro è infortunato e l’esordio stavolta sarà in casa. La conta per la sfida con l’Empoli la farà da oggi, ma come sarà la sua Roma nei mesi a seguire?

Facile ripensare a quel 4-4-2 scolastico ma efficace. Sui terzini, potrebbe tornare utile anche Santon, che ha caratteristiche più difensive rispetto a Karsdorp. Florenzi è il suo Taddei, così come Zaniolo potrà essere il trequartista o la mezz’ala. La coppia di attaccanti può essere pescata tra Dzeko-Schick-Perotti, lo stesso Zaniolo, Kluivert, Under ed El Shaarawy (quest’ultimi buoni anche come esterni alti). Stavolta non avrà un regista vero e proprio, probabilmente il riferimento centrale, in assenza di De Rossi, sarà Nzonzi, con Cristante e Pellegrini come alternative o come mezz’ali, nel caso in cui si dovesse giocare a 5.