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Da Hermoso a Koné fino ad Angeliño: la rinascita dei giocatori con la valigia

Da Hermoso a Koné fino ad Angeliño: la rinascita dei giocatori con la valigia - immagine 1
Gasperini se li è ritrovati a disposizione, per ogni giorno vissuto sul campo, dal tredici luglio alla sera di Roma-Bologna, schierandoli titolari
Redazione

Mario Hermoso era l'uomo con la valigia, nemmeno aveva raggiunto il ritiro di Trigoria e già era dato per partente; nel frattempo Angeliño, la valigia, l'aveva già sistemata (o magari gliel'avevano fatta riempire), per poi negare qualsivoglia trattativa e ritrovarsi agli ordini di Gasp come se nulla fosse successo; Evan Ndicka, quella valigia, ha rischiato di doverla riempire in fretta, perché lui, forse al pari di Mile Svilar, è l'uomo plusvalenza per eccellenza, e di questi tempi...E infine c'è Manu Koné che, proprio quella valigia, ultimamente l'ha aperta, richiusa e chissà se sarà costretto a rimetterci mano proprio su questo scivoloso finire del mercato. La valigia dei sogni (loro), e per qualche tifoso, degli incubi, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Gasperini se li è ritrovati a disposizione, per ogni giorno vissuto sul campo, dal tredici luglio alla sera di Roma-Bologna, schierandoli titolari. E proprio sabato, quei quattro ragazzi, hanno mostrato se non altro tutta la loro professionalità, per nulla ingabbiati in vecchie o nuove vicende di mercato. Diciamo che per Angeliño, il pericolo è passato quasi subito: la trattativa con l'Al-Hilal è saltata per un niente, non approfittando della finestra di mercato a giugno (poi gli arabi hanno dirottato le attenzioni su Theo Hernandez). Angeliño era ritenuto non adatto al gioco di Gasperini, ora sta dimostrando non solo di esserlo, ma di essere anche l'unico specialista del ruolo, e dietro di lui il nulla, almeno per ora. Hermoso in questi due mesi scarsi non ha mai manifestato insofferenza durante gli allenamenti, come spesso accade a chi è con un piede e mezzo fuori. Sempre presente, sempre in tiro, non ha mai cambiato atteggiamento, nemmeno quando stava sul punto di lasciare la Roma (per motivi economici: guadagna oltre i tre milioni a stagione).