Lo si va dicendo da mesi che la rosa della Roma è mancante. Specie a centrocampo, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, dove soprattutto Strootmannon ha un alter ego, e in attacco dove di fatto manca un vice Dzeko. E' chiaro, alla Roma serviva uno come Rincon, che non è Vidal, ma per caratteristiche avrebbe fatto comodo, più che alla Juventus. Spalletti si sarà dispiaciuto per il suo mancato arrivo (discorso che vale anche per Defrel) ma da qui a non utilizzare mai quelli che si hanno a disposizione ce ne corre.
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Da Gerson a Grenier, la rosa ha perso i petali
L'esperimento Emerson è riuscito, gli altri non sono stati tentati
Grenier per esempio ha partecipato per la prima volta al campionato italiano il 7 febbraio, Roma-Fiorentina: un minuto. Poi, 4 partite di seguito in panchina per essere utilizzato dal primo minuto nella gara di scarico per eccellenza, Palermo-Roma. Quella sera Clement non è andato nemmeno male, anzi. Non era l'occasione giusta per accertare il suo talento o la sua utilità, ma da quella notte è passato poco più di un mese e lui si è rivisto in campo 28 minuti con l'Empoli e poi basta, saltando di netto Sassuolo, Bologna e Atalanta. Più Lazio, ovviamente.
L'esperimento Emerson è riuscito, gli altri non sono stati tentati. E poi veniamo al caso ancor più eclatante di Grenier, ovvero Gerson. Il brasiliano fin qui ha collezionato 12 presenze in tutto, 4 in campionato, 6 in Europa League, una nel preliminare di Champions e una, per quanto conti, in Primavera. Gerson sarà scarso oppure sarà un fenomeno, quest'anno non possiamo dare sentenze, suona male solo - alla luce dei fatti - la cifra con cui è stato pagato (18 milioni e 900 mila). In campionato lo ricordiamo per essere stato schierato da titolare a Torino con la Juve (prima aveva giocato un minuto con il Napoli, 13 contro il Bologna e 72 con il Pescara). Dalla sera dello Stadium, 17 dicembre 2016, Gerson non ha più giocato. Nemmeno in Europa League (dove aveva contato 6 presenze a fine 2016) e in Coppa Italia. Quasi lo stesso trattamento è stato riservato a Vermaelen, con la giustificazione evidente, degli infortuni, tanti, forse troppi per l'ex Barça.
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