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Da ElSha a Pedro, dieci giornate per non dire addio

LaPresse

La rosa da qualche settimana è finita sotto esame. Come del resto Fonseca, la cui conferma è aggrappata ad un filo

Redazione

Per alcuni il tempo è scaduto. Per altri, restano poco più di due mesi per dimostrare di meritare la conferma, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Undici gare di campionato, minimo due di Europa League con la speranza che possano diventare cinque: l'intervallo è comunque ristretto. Le linee guida della prima Roma made Tiago Pinto sono già delineate: abbattimento dei costi ritenuti superflui e abbassamento dell'età media.

In quest'ottica la rosa da qualche settimana è finita sotto esame. Come del resto Fonseca, la cui conferma è aggrappata ad un filo.

Sono almeno 10 i calciatori che hanno la certezza che non si fermeranno a Trigoria anche nella prossima stagione. A salutare per primi, saranno i 4 che a giugno si svincoleranno: Bruno Peres, Farelli, Mirante e Juan Jesus. Addio, nonostante siano sotto contratto, pure a Fazio, Pastore (ha due offerte in Mls: Dallas e Atlanta) e Santon, tenendo presente che, considerati gli ingaggi elevati, non sarà semplice piazzarli.

A loro, si aggiungono Diawara, Carles Perez, Calafiori, Smalling, Pedro, Dzeko e a sorpresa El Shaarawy. Per il Faraone, le valutazioni saranno perlopiù finanziarie: essendo arrivato come svincolato, potrebbe rappresentare una sostanziosa plusvalenza. I tre big over 30, invece, hanno sin qui deluso.  Capitolo Mkhitaryan: nel suo caso i dubbi non sono del club ma dell'agente.

Obbligatori perlomeno tre acquisti: un portiere, un regista e un centravanti. Non panchinari, però. Il salto di qualità arriverà quando qualcuno dei titolari attuali, siederà in panchina.