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Il Messaggero

Cyriel Dessers, l’antidivo: “Nessuna paura, possiamo vincere”

dessers

Il capocannoniere della Conference sfida Abraham. Una carriera nata tardi e una nuova dimensione con Arne Slot, le finali lo esaltano: ecco l'identikit del bomber del Feyenoord

Redazione

Cyriel Dessers, in corsa con Tammy Abraham per il titolo di capocannoniere della Conference League -10 gol per il belga-nigeriano, 9 per l'inglese - è nato a Tongeren e proprio questo luogo invita alla riflessione. Tongeren non è solo la più antica città del Belgio, ma è anche il luogo in cui le legioni di Giulio Cesare, cadute in una trappola, furono sconfitte da Ambiorige, capo degli Ebuoni, tribù gallica. Dessers non raggiungerà mai questi livelli, ma in questo momento è il personaggio più in vista della cittadina, poco più di 30 mila abitanti, inizia sul Messaggero Stefano Boldrini.

Lui è cresciuto a Vechmaal, appena sotto Tongeren. Ha giocato a calcio in un campetto chiamato "The Horrow", ma in realtà era tutt'altro che terrificante. Il suo primo allenatore, Guy Vanlangenaker, lo ricorda cosi: "Amava tirare in porta da tutte le posizioni. Era bravo, ma non pensavo che sarebbe arrivato a questi livelli". Cyriel è maturato tardi e per questa ragione s'iscrisse all'università: "Volevo una strada sicura, il calcio sembrava fuori dalla mia portata", le parole in un'intervista recente.

Qualche volta ha fatto i conti con il razzismo, ma famiglia e amici hanno sempre fatto scudo. Dessers è un personaggio solare. Dentro e fuori dal campo appare spesso sorridente. Si è speso più volte su questioni civili come la lotta al razzismo; ha definito un gigante, per il suo impegno, l'ex interista Romelu Lukaku. Sul versante calcistico,

mostra rispetto nei confronti degli ex più illustri. Un giorno citò Pippo Inzaghi.

I festeggiamenti di Dessers abbracciando la bandierina del calcio d'angolo sono ormai un culto a Rotterdam. Negli ultimi nove mesi, gli è capitato spesso: approdato al Feyenoord il 31 agosto 2021, il gioco di Arne Slot ha esaltato le sue doti. La sua autodefinizione è onesta: "Non sono un fuoriclasse, ma riesco a fare più o meno tutto a buon livello", Vero: segna di destro e di sinistro, ha un buon colpo di testa, partecipa al gioco. In questa Conference, i gol più belli sono quelli realizzati allo Slavia Praga.

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