rassegna stampa

Curve senza barriere, la Questura frena

Martedì il summit operativo al Viminale tra i ministri dell'Interno, dello Sport e i dirigenti di Roma e Lazio. Pressing del Governo per riportare i tifosi allo stadio

Redazione

Il giorno più importante per la rimozione delle barriere sarà martedì, quando si siederanno attorno ad un tavolo al Viminale il titolare degli Interni, Marco Minniti, il ministro dello Sport Luca Lotti e i vertici di Roma e Lazio. Il segnale per levare le barriere volute fortemente dall'attuale capo della Polizia Gabrielli e dal Questore D'Angelo arriva dall'alto. Martedì le società garantiranno rispetto alle massime cariche di governo. A Minniti sarà sufficiente emanare una nuova direttiva che modifica la precedente firmata da Alfano. Il prefetto Paola Basilone è stata spiazzata dalla notizia: «Non ne sapevo niente. È una valutazione che non compete a me a questo punto, vediamo che cosa ci dicono». Non le resta che recepirla e dare il via libera alla rimozione materiale delle barriere. Ancora da decidere se la rimozione arriverà dopo il primo derby di Coppa Italia. L'obiettivo dei dicasteri è ripopolare un Olimpico che ha visto calare vertiginosamente il numero di spettatori presenti sia romanisti che laziali. A spingere per questa soluzione il ministro Lotti, toscano doc e amico di Spalletti, che ha aperto un canale con Mauro Baldissoni, il dg giallorosso che martedì parteciperà all'incontro insieme con il presidente biancoceleste Claudio Lotito. La svolta potrebbe essere favorita anche da un imminente cambio ai vertici della Questura. In ogni caso Questura e Prefettura si pongono interrogativi importanti: come si può fare marcia indietro così, improvvisamente, dopo due anni? Un altolà alla svolta arriva dall'Anpf, l'Associazione nazionale dei funzionari di Polizia che bolla come «incomprensibile», l'iniziativa. Per il segretario Enzo Letizia rimuovere le barriere «è una resa ai violenti. Le barriere hanno consentito di ridurre quasi a zero tensioni e scontri. Nessuna intesa è possibile con il mondo degli ultrà. Lo Stato non può permettersi di cedere nei confronti di coloro che scioperano contro il principio di legalità». Contento, invece, Giovanni Malagò «Non posso che essere felice se si è trovata una soluzione con chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico. Le tifoserie di Roma e Lazio hanno dimostrato maturità».

(A. Marani)