Strappo tra la Roma e Nicolò Zaniolo. Alcuni atteggiamenti hanno seccato il management della società che rivendica il diritto a proporre il rinnovo nel momento che reputa più opportuno. Una storia che potrebbe concludersi in maniera infelice, perché nel giocatore sta nascendo rancore e il club è stanco di dedicare tempo ed energie alla gestione del caso. Nonostante il gol partita contro il Feyenoord, il giorno del rinnovo non è mai arrivato. Legittimamente, la Roma ha scelto di aspettare. Per due motivi: il primo è che la scadenza è 2024 e il secondo perché è l’unico giocatore cedibile che può garantire una plusvalenza totale.
Il Messaggero
Con Zaniolo è grande freddo
Valutazioni - scrive Gianluca Lengua su 'Il Messaggero' - che il calciatore ha accettato in relativo silenzio. Nella recente intervista rilasciata a Sportweek, Zaniolo si è detto felice degli accostamenti a Milan e Juventus. Quello che non è piaciuto è l’assenza di qualsiasi riferimento a un futuro in giallorosso. Inoltre, alcune interviste come quella del suo amico Gaspare Galasso a una radio di Napoli (“Piace alla Juve”), non hanno fatto piacere a Trigoria e sono state lette come un modo per mettere pressione. Dalla Roma si aspettano che il caso si sgonfi quanto prima e che il 5 luglio Nicolò si presenti a Trigoria sereno e soprattutto concentrato. Tuttavia Zaniolo si sente insoddisfatto, un sentimento che si è gonfiato con il passare delle settimane. Inoltre, la dichiarazione di Pinto a fine mercato invernale (“Non so se resterà”) non gli hanno dato certezze sul futuro. Un atteggiamento che lo ha demotivato e non lo ha fatto sentire al centro del progetto. Ma nonostante questo vuole farsi trovare pronto da Mourinho.
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