(Il Messaggero - L.Danza) - «Ci giochiamo tanto». Cesare Prandelli sa che la nazionale non può più sbagliare nelle qualificazioni mondiali, ricordando bene quanto è accaduto a Sofia un mese fa: il pari deludente contro la Bulgaria. Per andare in Brasile nell’estate del 2014 ed essere protagonista pure lì come quattro mesi fa in Polonia e Ucraina dovrà essere diversa da quella vista a settembre. Giocando meglio e tornando a vincere in trasferta. Già stasera a Yerevan, alle ore 21 (le 19 in Italia, diretta su Raiuno), contro l’Armenia, sessantaquattresima nel ranking Fifa, per restare in testa al gruppo B (con gli azzurri, a 4 punti, c’è proprio la Bulgaria).
rassegna stampa
Comanda Osvaldo
(Il Messaggero – L.Danza) – «Ci giochiamo tanto». Cesare Prandelli sa che la nazionale non può più sbagliare nelle qualificazioni mondiali,
«Dovremo tenere un ritmo alto, a servizio della nostra qualità. Noi dobbiamo trovare l'intensità di gioco, perché lo abbiamo sempre cercato ma con ritmi troppo bassi» avverte il ct che non si fida dell’avversaria inedita. «L’Armenia è tecnicamente interessante e in crescita, con un allenatore che cura il gioco offensivo. Una squadra moderna, capace di alzare il ritmo durante il match, con giocatori emergenti soprattutto in avanti. È una squadra organizzata e di qualità. Le punte non danno punti di riferimento e attaccano gli spazi senza palla. Hanno giocatori di talento e conosciuti a livello internazionale» dice riferendosi soprattutto a Movsisyan, capocannoniere del campionato russo con 9 reti segnate con il Krasnodar, e Mkhitaryan, il geniale trequartista dello Shakhtar Donetsk. «Sarà una partita difficile, essendo noi ormai quelli da battere. Ma abbiamo lavorato bene in questi giorni, sapendo che questa gara e l’altra, martedì a Milano contro la Danimarca, possono dare una svolta al nostro cammino. [...]».
Prandelli a Yerevan andrà sul sicuro: con il 4-3-1-2, il sistema di gioco preferito, e i quasi tutti i senatori del gruppo. «La strada è quella di cercare quei giocatori che hanno un’età media per poter crescere con noi». Il più giovane tra i titolari è Balotelli che, però, è in dubbio: si è allenato con l’influenza (se non ce la fa, Giovinco in vantaggio su Destro). L’altro attaccante sarà Osvaldo che non ha finito la rifinitura: contusione leggera alla tibia destra in uno scontro con Sirigu. «Se questa è la decima coppia non ha importanza se non quella di cercare la coppia o i tre attaccanti del futuro che possono essere importanti per noi. Vogliamo trovare il meglio». Il ct punta forte su SuperMario, assente nelle due gare di settembre: «Abbiamo parlato molto in questi giorni: di posizioni, di distanze tra i reparti e di situazioni di gioco. Solo di calcio, non di altro. Si è allenato con concentrazione. Quella non la trovi in partita se non sei preparato: dunque è un buon elemento per avere fiducia in lui». Balotelli, in lite con Mancini, non è l’unico caso di questa nazionale. Basta pensare a De Rossi, escluso da Zeman domenica scorsa: «Daniele, come gli altri, è arrivato con piglio diverso. Lui, come tutti, ha una grande voglia di fare bene»[...]
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