rassegna stampa

Cinque sostituzioni, l’arma in più per le grandi del campionato

LaPresse

L’esperimento fatto dopo il lockdown prosegue in questa stagione. Fonseca, ad oggi, non le ha quasi mai sfruttate

Redazione

Gli arrivi di Smalling e Borja Mayoral, scelti dalla Roma per completare la rosa in difesa e in attacco, permettono a Fonseca di mettersi in scia di alcuni colleghi che, come si è visto nei primi 2 turni del nuovo campionato, sono partiti sicuramente in vantaggio, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.

E più che a Pirlo, allenatore della Juve dei 9 scudetti fila, il riferimento è soprattutto a Conte, Gattuso e Gasperini. La differenza, in partita e di conseguenza in classifica, l’ha fatta la panchina. Numericamente e qualitativamente. Basta pensare a quanto è successo sabato scorso a San Siro, durante la ripresa di Inter-Fiorentina: dentro i nerazzurri Sensi, Hakimi, Vidal, Nainggolan e Sanchez.

La ricchezza per annientare l’avversario, sfruttando le 5 sostituzioni confermate dalla nostra Federcalcio e dalll’Uefa (per le coppe e la Nations League): l’esperimento fatto dopo il lockdown prosegue in questa stagione.

I 5 cambi, inutile girarci intorno, favoriscono le big, in Italia e anche in Europa. E, quindi, rendono meno equilibrato il campionato. Solo in Inghilterra, tanto per restare alla cronaca, sono tornati subito al passato proprio per evitare che ci fossero match senza storia.

La superiorità economica va a incidere insieme con i 5 cambi. L’esempio dell’Inter è il più evidente. Ma anche la Juve, il Napoli e l’Atalanta hanno campioni pronti ad entrare.

Fonseca le 5 sostituzioni, finora, le ha usate in 2 partite: Santon, Kluivert e Villar (il centrocampista solo prima del recupero) al Bentegodi contro il Verona; Peres e Diawara all’Olimpico contro la Juve. Poche squadre hanno 5 riserve dello stesso valore dei titolari o di chi ha comunque iniziato la gara. Smalling e Boja Mayoral, in questo senso, riducono il divario di partenza con le grandi.