Un altro romanista se ne va dalla Roma, Edin si è comportato come uno di noi, ha dato il massimo, ha sopportato tutto, ci ha fatto vedere grandi giocate, va via con la maglia sulle spalle e lascia rimpianti come è successo con pochi altri. Restano sempre meno i romanisti nella Roma: il Capitano in tribuna, De Rossi, Pellegrini e Florenzi in campo e poi Radja e probabilmente Manolas. Gli altri sono di passaggio, qualcuno di talento, altri meno, dirigenti compresi.
Il presidente è un business-man (?): troppo complicata da spiegare la sua visione, infatti neppure ci prova. Noi osserviamo e cerchiamo di capire, ma talvolta sembra impossibile. Di Francesco tira diritto e dice : se sarà ancora nostro, giocherà Dzeko ed è un modo per fare uscire allo scoperto i responsabili della società. Ammetterete che, nel momento più delicato della stagione, allenatore e giocatori non sono sostenuti da una società granitica alle spalle. Anzi, sono lasciati a loro stessi, alle loro capacità. Tranne Eusebio, nella Roma nessuno parla chiaro, con lingua diritta.
(P.Liguori/CURVA SUD)
Manolas romanista?! Ma ce lo ricordiamo che a giugno era già allo zenit e ha rifiutato solo perché l’offerta era in rubli? Bell’attaccamento ai colori giallorossi, non c’è che dire…
Cavolate, questo la Roma l’ha solo sentita perché ha avuto una stagione da bomber, ma dopo no ha mai dato niente. Ingiusti al non segnalare Fazio o Perotti, il primo da underdog s’è preso un posto in difesa quando nessuno dava un soldo. Il secondo non solo ha fatto un salto di qualità personale e a livello squadra, ci ha dato classificazioni con i suoi piedi, si è persino tatuato un braccio per l’affetto che per la squadra e la città. Basta di voler vendere qualcosa che non è vera, tañra qualche mese, se va via, non se ne parlerà più di Dzeko, nessun rimpianto.
Bene, ragionamenti perfetti. Da condividere……Perchè non apriamo una discussione in merito su questo argomento? Mi sembra che i commenti siano ridotti, come – in effetti – è la Roma!