Sette partite di campionato al tramonto. In più, come minimo, altre due di Europa League. Nove, che possono diventare undici o dodici in caso di sbarco alla finale di Dublino, altra strada per la Champions - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Il vero punto di svolta è ora. Il grande obiettivo della Roma torna ad essere concreto - nonostante l'inciampo di Lecce - specie dopo la vittoria contro la Lazio e le frenate del Bologna a Frosinone (pareggio) e dell'Atalanta, sconfitta a Cagliari. Le porte della Champions si spalancano improvvisamente, anche la Juve, terza a più quattro dal Bologna e sette dalla Roma, è in teoria raggiungibile. Thiago Motta, al momento, è distante dalla Roma di uno scontro diretto, ovvero tre punti. Scontro diretto doppio, poi: DDR deve aftrontare i bianconeri in casa il 5 maggio, ma prima il Bologna, il 22 aprile, sempre all'Olimpico. Qui si decide parecchio, terzo o quarto posto. Ma è chiaro che De Rossi, prima di questi one to one dovra fare i conti con altri impegni niente male e con la gestione della rosa, stressata pure dalle partite di Europa League.
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Champions, ora la porta è spalancata
La vittoria nel derby, il pari del Bologna e la caduta dell'Atalanta riportano la Roma in piena corsa. Il quarto posto è più vicino.
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