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Il Messaggero

Champions, la corsa senza fiato

Champions, la corsa senza fiato - immagine 1
Il pareggio con la Juve ha allungato la serie positiva ma per la rimonta, la squadra deve scrollarsi di dosso la stanchezza
Redazione

Anche se ha fatto storcere la bocca a molti, Ranieri ha fatto centro ancora una volta: "Quando capisci che non puoi vincere devi cercare di non perdere". Come riportato da Stefano Carina su Il Messaggero, Claudio lo ha capito prima di tutti. Perché il pari contro la Juve  arriva dopo una serie di partite vinte soltanto grazie alla forza nervosa. Con il Cagliari, a Lecce e contro il Como, la Roma ha palesato la fatica di una rincorsa che non permette pause. E' bastato però un pari tra l'altro in uno scontro diretto per scivolare indietro e regalare all'esterno il sapore agrodolce del mezzo passo falso. Il problema quindi non è nell'1-1 dell'altra sera ma la sensazione che la squadra stia attraversando una fase di flessione. Calciatori come Angeliño, Ndicka, Paredes, Dovbyk che hanno giocato sempre, ora pagano la stanchezza. Il problema va visto nei ricambi. Angeliño, ad esempio, deve giocare sempre. Il sostituto preso da Ghisolfi l'ultimo giorno di mercato a gennaio, Salah-Eddine, è un prospetto che ha dimostrato di conoscere soltanto una fase. Non certo ora. Ndicka è un altro elemento che avrebbe bisogno di una pausa. Ma nella rosa attuale, la Roma non ha un centrale di piede mancino. Situazioni che nel rush finale, Ranieri dovrà essere bravo a valutare. Magari non nel derby, dove le energie se non le hai, le riesci comunque a trovare. Chi non ha di questi problemi è Svilar, sempre più decisivo. La Roma sta cercando di blindarlo ma al di là dei buoni propositi del diretto interessato che tra poco diventerà papà, le parti rimangono lontane. Ballano almeno un paio di milioni tra domanda e offerta più il premio alla firma richiesto dall'agente del portiere.