Il nuovo step della Roma è semplicemente il prossimo match, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Subito, dunque. Mercoledì all’Olimpico, la sfida di fine 2021 (e fine girone d’andata) contro la Sampdoria. Il 4° posto è tornato nel mirino dopo i due successi di fila, in casa contro lo Spezia e a Bergamo, prestigioso e rumoroso, contro l’Atalanta: - 6 dai nerazzurri di Gasperini, con il vantaggio (netto) però negli scontri diretti. In sei giorni, lo scatto improvviso per riprendere quota. Mou il suo dovrebbe averlo fatto con la virata di un mese e mezzo fa. A Venezia, il 7 novembre. Passando, nella piena emergenza, dal 4-2-3-1 al 3-5-2. Ora, dopo qualche sbandata (compresa quella in partenza al Penzo), il nuovo sistema di gioco sta esaltando le caratteristiche degli interpreti rimasti a disposizione. Smalling arricchisce la difesa che, con tre centrali di spessore, gli altri due sono spesso Mancini e Ibanez, alleggerisce lo sforzo e il compito degli esterni Karsdorp e Viña. Cristante sta più basso e permette a Veretout e Mkhitaryan di partire quando serve. Il resto è tutto nella coppia del momento: Abraham e Zaniolo assicurano profondità, scatto, potenza e qualità. Se, però, Mourinho si gira verso la panchina, sa che spesso non è possibile aggiustare la squadra in corsa. .Ma è a centrocampo che la scelta di Josè si riduce al minimo, con Diawara e Villar ormai fuori dalle rotazioni. In quel settore è fondamentale trovare l’alternativa a Cristante e/o Veretout. Un giocatore che abbia fisicità, corsa e tecnica.
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C’era una svolta: trovata la Roma
Il 4° posto è tornato nel mirino dopo i due successi di fila, in casa contro lo Spezia e a Bergamo
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