Location di lusso, quasi mille invitati e tanti buoni propositi. La cena di Natale organizzata dalla Roma si è svolta ieri all'hotel Cavalieri Hilton presso il ristorante la Pergola, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Il titolo della serata: "A magic dinner". La scritta è stata proiettata sui maxischermi presenti sul palco e stampata su tutti i menù presenti sui tavoli. Come segnaposto una mini maglietta della Roma con tanto di nome. L'appuntamento era fissato per le 19.30, ma i primi ospiti sono entrati nell'enorme sala soltanto intorno alle 20. Un suggestivo effetto di luci soffuse ha reso l'ambiente di colore giallo e rosso, gli ospiti tutti rigorosamente vestiti con abiti eleganti. C'erano sponsor, dipendenti, ex calciatori come Alessio Cerci, influencer, ex azionisti e non poteva mancare la squadra, il tecnico e lo staff. Grandi assenti il presidente Dan Friedkin e suo figlio il vicepresidente Ryan. Hanno preferito lasciar festeggiare dipendenti e sponsor senza partecipare all'evento. C'erano in rappresentanza della proprietà il general manager Tiago Pinto e l'amministratore delegato Lina Souloukou che intorno alle 21 ha preso la parola sul palco: "È la mia prima sera di Natale da quando so no alla Roma.
Il Messaggero
Cena di Natale, assenti Dan e Ryan. Mourinho rilancia: “Posso dare di più”
Sono molto contenta di essere presente con tutte le anime della famiglia giallorossa. Noi siamo una famiglia, Roma è una famiglia per questo vi abbiamo voluti tutti qui". La squadra è arrivata poco dopo le 20.30 a bordo del pullman della società, all'ingresso in sala è stata accolta da un lungo applauso. Dopo il discorso d'apertura della Ceo sono saliti sul palco i medici, fisioterapisti e lo staff al completo. Poi, è stato il turno dei calciatori che sono stati annunciati da Matteo Vespasiani, lo speaker che all'Olimpico che legge le formazioni nel pre-partita. Applausi per tutti, compreso Smalling, mentre per Sanches quasi indifferenza. Il boato, però, è stato riservato a Dybala e Lukaku. Ultimo José Mourinho, il suo cognome è stato urlato da tutta la sala ed è partito anche un timido coro. José a fine serata ha poi preso la parola: "Natale può essere considerato come il momento finale di un anno e quindi anche un momento di riflessione. Io la mia l'ho fatta e posso dare di più come questi ragazzi vicino a me. E magari, anche voi come sponsor...". Applausi e risate in sala.
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