Dicono che una corposa fetta dei biglietti per la gara di stasera sia stata venduta solo e soltanto per poter vedere Messi dal vivo, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero. Allo stadio Olimpico non ci saranno soltanto tifosi della Roma ma anche tanti curiosi (tifosi?) a vedere il numero dieci argentino che per la terza volta viene a giocare a Roma.
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C’è Messi all’Olimpico, un appuntamento da non perdere
E' la terza volta che il numero dieci argentino viene a giocare a Roma
Di Messi è stato detto, e ancora si può dire, di tutto. Troppo enorme il suo spessore per ridurlo a protagonista di semplici chiacchiere paesane. Ogni cosa, nel bene e nel male, nel suo caso viene automaticamente amplificata. Giusto così, per il numero 1 al mondo. O all’1 bis, sennò Cristiano Ronaldo si arrabbia.
NUMERI DA BOSS – Torna all’Olimpico dopo il pari contro la Roma del settembre 2015, seconda apparizione capitolina sei anni dopo la finale Champions del 2009 contro il Manchester United, quella del gol di testa salendo in alto verso l’infinito. Dicono che abbia cambiato modo di giocare da quando c’è Ernesto Valverde sulla panchina del Barça, meno spregiudicato tatticamente dei suoi predecessori, ma poi ci sono i numeri che smentiscono ogni diceria, cioè i suoi 39 gol stagionali (29 nella Liga): Messi è ancora Messi, anche se non è più un ragazzino, anche se ha tre ragazzini e una voglia tremenda di vincere la Coppa del Mondo con l’Argentina dopo aver conquistato la quinta Champions. La Roma proverà a fargli rinviare almeno l’appuntamento in blaugrana, ma sarà complicatissimo riuscirci.
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