(Il Messaggero - U.Trani) La sfida con la Juventus è adesso su due fronti. C’è anche la Coppa Italia. Perché la Roma batte la Sampdoria all’Olimpico e raggiunge i bianconeri ai quarti. Si ritroveranno qui, martedì 21 gennaio, per giocarsi nel turno secco l’accesso alle semifinali, dove i giallorossi possono trovare di nuovo la Lazio (con tre derby, a febbraio, in una settimana). Nel gennaio di sei anni fa eliminarono sempre la squadra blucerchiata e vinsero il loro nono trofeo contro l’Inter, precedente che piace a Garcia. Davanti a Zeman, la qualificazione arriva con il punteggio minimo: 1 a 0 e sembra dedicato al boemo che ama le goleade. Fa centro Torosidis: suo il primo gol in questa edizione e anche l’ultimo di quella passata.
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C’è di nuovo la Juve
(Il Messaggero – U.Trani) La sfida con la Juventus è adesso su due fronti. C’è anche la Coppa Italia.
SUBITO RADJA - Bradley va a Toronto e lascia immediatamente il posto a Nainggolan che mercoledì non era stato nemmeno inserito nella lista dei convocati. Chiare le gerarchie di Garcia, dopo il regalo ricevuto nel giorno della Befana. Il nuovo rinforzo è almeno il quarto uomo del centrocampo. Anche per questo lo statunitense decide di andar via. Il belga, dunque, al debutto: meglio cominciare contro la Sampdoria incompleta, anche per conoscere i compagni. Domenica contro il Genoa sarà di sicuro titolare, mancando lo squalificato De Rossi. Il test serve per comprendere lo spartito del francese e non stonare nel coro. Radja, schierato da intermedio sinistro, si presenta con personalità. Non esagera, ma fa capire a chi lo guarda, in campo e in tribuna, di essere interprete di spessore. Piede destro discreto, come si vede nei lanci e in assoluto nei passaggi, e presenza ingombrante, nel senso di essere in grado di trovare sempre la posizione giusta. Perderà un po’ di lucidità nella seconda parte, calo comprensibile per i tanti spostamenti all’inizio del nuovo anno, e uscirà, presa la prima ammonizione, dopo settanta minuti, lasciando il posto a Strootman. Nel turn over di coppa, spazio a Torosidis a destra, Burdisso accanto a Castan, Taddei a centrocampo, Florenzi sulla fascia e Destro centravanti. In più, in porta, esordio per il polacco Skorupski. In panchina si siedono quindi De Sanctis, Maicon, Benatia, Strootman, Gervinho e Totti, sei titolarissimi.
MOMENTO TORO - Ma la rotazione non incide: il primo tempo della Roma è comunque di qualità, per le chance create davanti a Fiorillo e per le accelerazioni provate da Florenzi e Ljajic. Dodò parte con convinzione a sinistra. Dal suo mancino la prima occasione dei giallorossi che è anche buona per il vantaggio. Sul cross del brasiliano, Destro è solo davanti a Fiorillo, ma calcia male e colpisce il portiere. Sulla respinta è rapido Torosidis che firma l’1 a 0 al sesto, terza rete in giallorosso per il greco e prima stagionale. La partita propone il copione preferito dalla Roma: la Sam, largamente incompleta nel suo 4-2-3-1, si affida ai ragionamenti semplici di Obiang e cerca di prendere l’iniziativa, finendo però nella tela di Garcia che assiste allo show dei suoi veloci contropiedisti. Ljajic manda al tiro Nainggolan: destro lento e centrale, Fiorillo respinge senza spaventarsi. Il portiere vola poi sul sinistro del serbo, deviando in angolo, e si supera sul sinistro-destro di Florenzi, soprattutto il secondo intervento è spettacolare e tecnicamente da applausi. I giallorossi sbagliano a non chiudere la gara prima dell’intervallo. La Sampdoria resta in partita grazie all’avversaria sprecona. De Rossi salva in area, davanti a Skorupski, bravo poi sul tiro di Sansone.
AMMINISTRA E CONTROLLA - Con le riserve, senza attaccanti come Eder e Gabbiadini, Mihajlovic ottiene niente o quasi. La Roma si accontenta e gestisce il vantaggio. Prova solo a ripartire. A strappi. La linea difensiva blucerchiata, quattro panchinari quattro, tiene. Entrano Strootman, Gervinho e nel recupero anche Benatia, per Nainggolan, Florenzi e Dodò (distorsione alla caviglia). Torosidis, con un pallonetto, cerca il bis: ancora bene Fiorillo. Obiang calcia, di piatto. Skorupski blocca. Il mirino giallorosso, dopo il primo successo del 2014, è già sul Genoa. E sulla Juve, tra campionato e coppa.
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