Oggi sapremo se la Corte Sportiva d'Appello della Figc renderà giustizia o meno a Rudi Garcia. La sensazione è che dal Palazzo arriverà quantomeno una sospensiva della squalifica di due giornate inflitta al tecnico della Roma, con trasmissione degli atti a Procura per ulteriori accertamenti. Anche se a Trigoria si spera che il provvedimento venga annullato o trasformato in multa, com’è accaduto l’altro ieri con Allegri. Un’ipotesi che porrebbe rimedio a quella che appare essere la “classica buccia di banana” sulla quale è scivolato il giudice sportivo della Lega di A, che ha preso il provvedimento basandosi soltanto sulle dichiarazioni rese da una persona non tesserata, raccolte da un Commissario di campo o Ispettore di Lega, come amano chiamarli oggi. Tosel, con un pizzico di riflessione in più, e dall’alto della sua lunga esperienza (!), avrebbe invece potuto trasmettere gli atti alla Procura Federale, rinviando la decisione. In tale maniera si sarebbe dato modo agli investigatori di Palazzi di accertare l’esatta dinamica dei fatti accaduti all’ingresso del sottopassaggio dello stadio Marassi di Genova. In fondo, con 40 giorni di tempo massimo per espletare le indagini, complice la sosta natalizia, Garcia sarebbe stato eventualmente punibile già alla seconda giornata di campionato dopo il “fattaccio”, e non chissà quanto tempo dopo. Così facendo, al tecnico francese (e naturalmente ad altri eventuali testimoni a carico e discarico) sarebbe stata anche data la possibilità di fornire agli inquirenti la propria versione dei fatti, cosa non consentita al giudice di primo grado. La fretta, e non c’è da pensare ad altro, è invece stata cattiva consigliera di Tosel, che, da questa vicenda, potrebbe anche uscirne con l’idea di passare la mano.
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Caso Garcia oggi si prova a rimediare alla figuraccia
La fretta è stata cattiva consigliera di Tosel, che, da questa vicenda, potrebbe anche uscirne con l’idea di passare la mano.
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