rassegna stampa

Caso Diawara, via al ricorso

LaPresse

Il giudice ha inflitto lo 0-3 ai giallorossi, che in appello per salvare il punto di Verona proveranno a far valere buona fede e assenza di dolo

Redazione

Nessuna sorpresa. Ieri il giudice sportivo della serie A, Mastrandrea, ha inflitto lo 0-3 a tavolino alla Roma per aver schierato nella partita di esordio del campionato contro il Verona, il centrocampista Diawara, non incluso nella lista dei 25 giocatori della rosa, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

In virtù di questa decisione, la squadra di Fonseca perde il punto conquistato sul campo mentre il Verona diventa primo in classifica.

Come spesso capita, nella città del pollice verso, è subito iniziata la caccia all’untore, al colpevole da sacrificare al pubblico ludibrio. E a farne le spese è stato il segretario Pantaleo Longo. La cosa singolare è che il 14 settembre, giorno della (prima) consegna delle liste (che saranno modificabili sino al 5 ottobre), il dirigente era impegnato nella definizione del passaggio di Under al Leicester. E a Verona non era presente. Tradotto: non è stato lui ad occuparsene. La svista di carattere amministrativo di chi al suo posto ha redatto l’elenco, tra l’altro non è stata l’unica. Oltre a Diawara infatti nella lista originaria degli U22 che è stata consegnata, figurava anche Cengiz che ha invece compiuto 23 anni lo scorso 14 luglio.

L’impressione è che siccome nella passata stagione - con il campionato che si è protratto sino a fine luglio - i due facevano parte dell’elenco U22, sia stato eseguito un semplice copia e incolla non accorgendosi dello scatto anagrafico (anche perché l’unico volto nuovo da aggiungere nel frattempo è stato Pedro). Così quando sabato scorso, il giorno della gara, è arrivato l’alert da parte della Lega (2 in totale) all’atto dell’invio della distinta da parte del team manager giallorosso, non riuscendo in via Rosellini a capacitarsi di quanto stava accadendo, è stato chiesto alla Roma se ci fosse un’anomalia nella numerazione dei calciatori. Cosa che non c’era. Il resto è storia recente.

Longo si è dimesso ma sono pronti ai saluti anche il dg Baldissoni e il responsabile commerciale Calvo. Intanto la Roma è pronta al ricorso che si prospetta a dir poco in salita. I margini per ribaltare la sentenza sono minimi.