Il 21 ottobre scorso era subentrato insieme Abraham. Dopo un'ora di gioco, quando la Roma era già sotto 3-1. Il tempo di realizzare quanto stava accadendo che Pellegrini era affondato insieme ai compagni nel giro di 9 minuti subendo altre tre reti. Il peggio però sarebbe arrivato al fischio finale quando, dopo la sfuriata di Mourinho negli spogliatoi, aveva provato insieme a Mancini a rincuorare i compagni destinati alla furia di Josè, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Stavolta è partito dall'inizio con Tammy e la squadra che ormai può essere definita titolare. I primi minuti per prendere le misure al terreno, un paio di scivoloni un contrasto perso, un tiro a giro alle stelle prima di carburare e poi sul finire del primo tempo di confezionare la perla: assist perfetto di Mkhitaryan a Lorenzo che da posizione angolata trova l'angolo alto l'unico possibile per segnare. Dodicesima rete stagionale (la tredicesima annullata per fuorigioco nel secondo tempo) la quarta in Conference League, considerando i preliminari con il Trabsponsor. Record personale, superando le 11 marcature della passata stagione e la consapevolezza di essere diventato un punto di riferimento per tecnico e tifosi.
Il Messaggero
Capitano da record. Ma per passare serve un’altra magia
Pellegrini, con quella di ieri, ha superato le 11 marcature della passata stagione
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