(Il Messaggero - S.Carina) - Una giornata da ricordare. Nel primo pomeriggio, presso il centro sportivo Fulvio Bernardini,
rassegna stampa
Campo Di Bartolomei oggi l’inaugurazione
(Il Messaggero – S.Carina) – Una giornata da ricordare. Nel primo pomeriggio, presso il centro sportivo Fulvio Bernardini,
la Roma intitolerà uno dei suoi campi allenamento ad Agostino Di Bartolomei. Alla presenza della moglie Marisa, del figlio Luca e di tanti protagonisti della squadra che vinse il campionato nella stagione 1982-83 - oltre ai dirigenti, lo staff e una delegazione dei calciatori dell’attuale prima squadra - sarà scoperta una targa in bronzo in onore del capitano del secondo scudetto presso il campo A, quello che è stato ricostruito recentemente in erba sintetica e dove gioca la Primavera di Alberto De Rossi.
Sulla targa, Di Bartolomei è raffigurato con la maglia della Roma mentre calcia in porta. Un'immagine ancora viva negli occhi di Roberto Pruzzo: «Abbiamo praticamente iniziato insieme in quella che poi sarebbe diventata una grande squadra. Quando sono arrivato a Roma, lui era già qui. Agostino era un tipo introverso però di grande spessore umano. Un ragazzo disponibile nonostante parlasse a monosillabi. Mi ha sempre dato l’impressione di essere una persona più matura dell’età che aveva». L’ex centravanti svela poi un retroscena che in pochi conoscono: «In campo non si tirava mai indietro. Ricordo quando nella semifinale di Coppa dei Campioni, c’era da calciare il rigore del 3-0 contro il Dundee United. Il rigorista designato da Liedholm ero io ma avevo subito il fallo e già avevo segnato due gol. Inutile che dica come in quei momenti ti passano in testa tante cose... Alla fine lo avrei tirato, ma quando mi sono girato lui c’era. Non è servita nemmeno una parola, è bastato uno sguardo. Ha preso il pallone ed è andato sul dischetto. Agostino era fatto così». [...]
© RIPRODUZIONE RISERVATA