Luigi Di Maio spinge, vuole portare a casa a ogni costo lo stop alla pubblicità e alle sponsorizzazioni da parte delle società di scommesse. Nella Lega, invece, dopo la levata di scudi arrivata dal mondo del calcio, inizierebbe a serpeggiare un certo malumore. Lo stesso Matteo Salvini, negli ultimi due giorni, sarebbe stato subissato di telefonate, come riporta Il Messaggero. Lunedì il testo dovrebbe essere esaminato in un pre-consiglio dei ministri in vista del varo previsto in settimana, dove potrebbero emergere alcune criticità.
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Calcio senza sponsor delle scommesse, si aprono le prime crepe nel governo
Nella Lega, dopo la levata di scudi arrivata dal mondo del calcio, inizierebbe a serpeggiare un certo malumore
Ieri è intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Vito Crimi. Il gioco d'azzardo, ha detto, "nuoce gravemente alla salute", questo è chiaro al Movimento 5 Stelle e tutti ne devono essere consapevoli. "Finalmente", ha aggiunto il sottosegretario, "abbiamo la possibilità di dire stop alla pubblicità del gioco d'azzardo e sarà fatto nel decreto dignità annunciato dal ministro Luigi Di Maio. La lotta alla povertà", ha proseguito, "passa anche dalla lotta al gioco d'azzardo e alla sua diffusione, ed è arrivato il momento di dire basta alla sua diffusione tra le fasce più deboli sfruttando i canali della sponsorizzazione e della pubblicità".
Sulla stessa linea anche il sottosegretario all'interno, sempre del Movimento Cinque Stelle, Luigi Gaetti. Il suo pensiero lo ha affidato a un tweet: "Altro azzardo: stop totale a pubblicità e sponsorizzazioni è segnale legalità. Come spiegano la Direzione antimafia e la Consulta anti-usura della Cei anche l'azzardo legale è levatrice delle cosche".
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